Libri: Uomini e donne protagonisti in Puglia

di Vittorio Polito. Ad un gruppo di donne e uomini, oggi in pensione, è stato chiesto di rievocare episodi di vita e di lotte di cui sono stati protagonisti, fornendo loro una traccia: «Il protagonismo degli anziani di oggi nella Storia del paese tra ricostruzione (1945) e nuovo millennio (2001)».

Gli elaborati, raccolti a cura di Antonio De Mario e Franco Zongolo, sono stati oggetto di una pubblicazione “Uomini e donne protagonisti in Puglia”, edita da Levante Editori (pagine 354 - € 18.08), per conto della CGIL Puglia – Sindacato Pensionati Italiani, danno un contributo alla conoscenza della situazione e della complessa vicenda delle lotte per il lavoro, l’emancipazione, il progresso, lo sviluppo, la democrazia e la pace.

Guglielmo Epifani, già segretario nazionale della CGIL, nella prefazione sostiene che «La storia siamo noi, un’affermazione che prova a ricordare, innanzitutto noi stessi, il valore fondamentale che la vicenda delle persone, uomini e donne, giovani e anziani ha nel determinare il senso, la dinamica dei processi, lo svolgimento della vita».

Le storie riportate, attraverso il racconto degli autori, numerosi per la verità, «...ci parlano di cinquant’anni di storia regionale e nazionale, e ci parlano, rovesciando la prospettiva, non più partendo dai grandi fatti, dai grandi avvenimenti, ma dal modo con il quale le singole persone vi hanno vissuto, partendo da noi. Anche in questa nuova prospettiva si trovano le conferme di quello che lo sviluppo economico ha determinato per la Puglia, per il suo territorio, per il Paese».

Il volume, che riporta gli elaborati dei singoli autori per provincia, vuole essere un contributo all’impegno del Sindacato, affinché i giovani possano conoscere tante storie “minori” che hanno fatto la Storia di questa regione e contribuito a quella nazionale.

Celina Cesari, nella presentazione dell’opera si augura di continuare «il “progetto memoria”, considerandolo un contributo per sottolineare il legame di solidarietà con le generazioni che verranno.

Epifani, concludendo la sua prefazione, sottolinea «il diritto delle persone anziane a continuare a svolgere un ruolo attivo nelle vicende del Paese insieme ai giovani che all’interno di nuove contraddizioni, di nuove ingiustizie, di nuove povertà saranno e sono protagonisti dell’oggi per un Paese migliore e per un mondo governato dalla pace», quella pace che in questi giorni viene invocata a gran voce in tutto il mondo per far cessare i tanti discutibili conflitti.

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