L'intuizione geopolitica di Giovanni Paolo II: la Puglia Regione ponte col Mediterraneo

di Nicola Zuccaro. "Non esiste, relativamente alla questione maghrebina, una visione eurocentrica". E' quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Vescovo di Bari - Bitonto Mons. Francesco Cacucci nel corso di un incontro tenutosi presso la parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo in Bari. Nella prima uscita dopo il Convegno Ecclesiale Regionale sul laicato tenutosi, dal 27 al 30 Aprile scorsi in quel di San Giovanni Rotondo, in qualità di presidente dei Vescovi Pugliesi, il padre arcivescovo si è soffermato sulla crisi nordafricana. In merito ad essa Mons. Cacucci ha richiamato una delle intuizioni del Beato Giovanni Paolo II emerse in uno degli ultimi incontri che il Vescovo del capoluogo pugliese ebbe con il Papa polacco. Da uomo dell'Est europeo - ricorda Cacucci - il compianto Pontefice indicò quale nuova emergenza geopolitica il Mediterraneo enucleato in quella vasta area geografica che va dal Nord Africa al Sud Europa (in primis l'Italia), anzichè il Nord Europa. Questa intuizione, come sottolineato da Mons. Cacucci, ha trovato riscontro dopo 6 anni di distanza dalla sua scomparsa ma (è un elemento non poco importante per una testata regionale come il Giornale di Puglia) a recitare un ruolo ancora una volta decisivo è la nostra Regione, la Puglia, che, forte dell'esperienza migratoria del 1991 con l'invasione degli albanesi, dimostra di essere quel ponte che collegava e che collega 20 anni dopo la Puglia all'Oriente. Nel 2011 la Puglia è messa nuovamente alla prova per accogliere i migranti provenienti dalla Tunisia, ed in parte dalla Libia. Un esame che essa sta superando grazie a quella cultura della fraterna accoglienza che farà - concludeva Monsignor Francesco Cacucci - la Puglia quella pedina geopolitica destinata a diventare quel ponte di connessione col Mediterraneo.

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