BARI. Convegni, forum, workshop e dibattiti, in un continuo alternarsi di personalità e interventi di rilievo. Parte il 4 maggio la decima edizione dell’European Week organizzata dalla Lum Jean Monnet – unica istituzione universitaria ad aver mai progettato una manifestazione simile – con una serie appuntamenti per ricordare e sottolineare la sua vocazione di Università nata nell’ambito di un programma europeo, Jean Monnet Project, e la sua apertura verso l’internazionalizzazione.
Sarà la sede della Scuola di Management della Lum Jean Monnet a Gioia del Colle ad ospitare gli eventi di questa decima edizione della Settimana dell’Europa che si aprirà mercoledì 4 maggio alle ore 16.00 con un convegno su: “Unità d’Italia e il Mezzogiorno”.
L’idea di organizzare La Settimana dell’Europa viene da lontano ed interessa le ragioni stesse che hanno portato, nel 1995, alla costituzione della stessa Lum che, da sempre molto attenta al ruolo della formazione universitaria nella costruzione dell’edificio comunitario, ha ricevuto il riconoscimento da parte del Jean Monnet Project (Commissione Europea di Bruxelles) come sede di Cattedre, Corsi permanenti e Moduli d’insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell’integrazione europea, infatti i nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto, attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa settimana di lavori.
Jean Monnet, a cui è intitolata l’Università, fu consulente economico e uomo politico francese; dedicò la sua vita alla causa dell’integrazione europea e fu il principale ispiratore della famosa “dichiarazione Schuman” del 9 maggio 1950, che proponeva di creare un’Europa unita e organizzata, al fine di mantenere relazioni pacifiche fra gli Stati che la compongono. Il giorno del 9 maggio 1950 è quindi considerato la “data di nascita” dell’Unione Europea, ed è diventato un simbolo che, insieme alla bandiera, all’inno, al motto e alla moneta unica identifica l’entità politica dell’Unione Europea.
Consapevole cioè che la crescita culturale europea in questa parte del Mezzogiorno è importante più che altrove, perché è certamente una speranza in più per i giovani, ma è anche un investimento economico necessario, da anni la LUM è impegnata a formare i suoi studenti puntando all’eccellenza ed offrendo loro la possibilità di vivere e studiare in un contesto realmente teso verso l’internazionalizzazione. Convinta, infatti, che il difficile percorso dell’integrazione potrà essere concretamente compiuto solo quando la comune coscienza dell’appartenenza europea si radicherà nelle giovani generazioni ed il loro percorso di formazione diventerà davvero europeo, per orizzonti e contenuti, la LUM cura con grande attenzione i suoi percorsi formativi. In quest’ottica, essi sono fortemente orientati all’approfondimento delle dinamiche economiche e giuridiche che assumono un valore strategico fondamentale per promuovere uno spazio europeo dell’istruzione superiore che rafforzi, nella duplice prospettiva dell’ampliamento dell’Unione Europea e della intensificazione della cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, la consapevolezza di valori condivisi.
Come detto, il convegno di apertura darà dedicato a “L’Unità d’Italia e il Mezzogiorno” Dopo i saluti di Emanuele Degennaro, Rettore della Lum, di Antonello Garzoni e Roberto Martino, rispettivamente presidi delle facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Antonio Barone, direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni legali, di Rocco Saltino, Governatore Lions distretto 108AB – Puglia e di Pietro Longo, sindaco di Gioia del Colle, prenderanno avvio i lavori coordinati da Paola Laforgia, Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia. Aprirà Giuseppe Barone, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Catania con una relazione su “La nazione italiana e il Mezzogiorno”. Prosegue Francesco Barbagallo, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università Federico II di Napoli, con il suo intervento su “Questione meridionale, politica e società nell’ultimo trentennio”. Lea D’Antone, ordinaria di storia contemporanea dell’Università La Sapienza porterà un contributo su “Mezzogiorno in rete. Il nodo delle infrastrutture”. “Il Sud nel Sistema Italia: dalla dipendenza all’economia dell’interdipendenza” è l’argomento della relazione di Adriano Giannola, Ordinario di Economia Politica dell’Università Federico II di Napoli. Chiude la giornata Gianfranco Viesti, Ordinario di Economia applicata dell’Università di Bari, nonché Presidente della Fiera del Levante, con un intervento su “Nord e Sud nello sviluppo economico italiano”.
Sarà la sede della Scuola di Management della Lum Jean Monnet a Gioia del Colle ad ospitare gli eventi di questa decima edizione della Settimana dell’Europa che si aprirà mercoledì 4 maggio alle ore 16.00 con un convegno su: “Unità d’Italia e il Mezzogiorno”.
L’idea di organizzare La Settimana dell’Europa viene da lontano ed interessa le ragioni stesse che hanno portato, nel 1995, alla costituzione della stessa Lum che, da sempre molto attenta al ruolo della formazione universitaria nella costruzione dell’edificio comunitario, ha ricevuto il riconoscimento da parte del Jean Monnet Project (Commissione Europea di Bruxelles) come sede di Cattedre, Corsi permanenti e Moduli d’insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell’integrazione europea, infatti i nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto, attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa settimana di lavori.
Jean Monnet, a cui è intitolata l’Università, fu consulente economico e uomo politico francese; dedicò la sua vita alla causa dell’integrazione europea e fu il principale ispiratore della famosa “dichiarazione Schuman” del 9 maggio 1950, che proponeva di creare un’Europa unita e organizzata, al fine di mantenere relazioni pacifiche fra gli Stati che la compongono. Il giorno del 9 maggio 1950 è quindi considerato la “data di nascita” dell’Unione Europea, ed è diventato un simbolo che, insieme alla bandiera, all’inno, al motto e alla moneta unica identifica l’entità politica dell’Unione Europea.
Consapevole cioè che la crescita culturale europea in questa parte del Mezzogiorno è importante più che altrove, perché è certamente una speranza in più per i giovani, ma è anche un investimento economico necessario, da anni la LUM è impegnata a formare i suoi studenti puntando all’eccellenza ed offrendo loro la possibilità di vivere e studiare in un contesto realmente teso verso l’internazionalizzazione. Convinta, infatti, che il difficile percorso dell’integrazione potrà essere concretamente compiuto solo quando la comune coscienza dell’appartenenza europea si radicherà nelle giovani generazioni ed il loro percorso di formazione diventerà davvero europeo, per orizzonti e contenuti, la LUM cura con grande attenzione i suoi percorsi formativi. In quest’ottica, essi sono fortemente orientati all’approfondimento delle dinamiche economiche e giuridiche che assumono un valore strategico fondamentale per promuovere uno spazio europeo dell’istruzione superiore che rafforzi, nella duplice prospettiva dell’ampliamento dell’Unione Europea e della intensificazione della cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, la consapevolezza di valori condivisi.
Come detto, il convegno di apertura darà dedicato a “L’Unità d’Italia e il Mezzogiorno” Dopo i saluti di Emanuele Degennaro, Rettore della Lum, di Antonello Garzoni e Roberto Martino, rispettivamente presidi delle facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Antonio Barone, direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni legali, di Rocco Saltino, Governatore Lions distretto 108AB – Puglia e di Pietro Longo, sindaco di Gioia del Colle, prenderanno avvio i lavori coordinati da Paola Laforgia, Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia. Aprirà Giuseppe Barone, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Catania con una relazione su “La nazione italiana e il Mezzogiorno”. Prosegue Francesco Barbagallo, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università Federico II di Napoli, con il suo intervento su “Questione meridionale, politica e società nell’ultimo trentennio”. Lea D’Antone, ordinaria di storia contemporanea dell’Università La Sapienza porterà un contributo su “Mezzogiorno in rete. Il nodo delle infrastrutture”. “Il Sud nel Sistema Italia: dalla dipendenza all’economia dell’interdipendenza” è l’argomento della relazione di Adriano Giannola, Ordinario di Economia Politica dell’Università Federico II di Napoli. Chiude la giornata Gianfranco Viesti, Ordinario di Economia applicata dell’Università di Bari, nonché Presidente della Fiera del Levante, con un intervento su “Nord e Sud nello sviluppo economico italiano”.