Melania: colpita alle spalle dall'assassino mentre espletava i suoi bisogni fisiologici

di Roberta Calò. "Non so se è stata aggredita mentre era accucciata a fare pipì - ha spiegato - di sicuro è stata colpita anche alle spalle"; si tratta del'ultima versione dell'anatomopatologo Andrea Tagliabracci, il medico legale incarico di refertare il corpo della giovane Melania Rea, uccisa a coltellate il 20 Aprile.
Il medico è gia noto all'opinione pubblica per aver compiuto l’autopsia sul corpo di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007 e recentemente avrebbe preso parte all'udienza di appello per Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
L'uomo, dopo aver fornito dei primi indizi sull'omicidio, ha dichiarato che a breve consegnerà la relazione definitiva con cui i pm potranno procedere in modo forse più approfondito nella prosecuzione delle indagini.
"“Probabilmente - ha spiegato il medico legale - Melania non è stata tramortita. L'assassino poi le ha sferrato alcune coltellate anche post mortem". Sembrerebbe dunque che la donna non abbia avuto la possibilità o comunque la forza di difendersi energicamente dal suo aggressore, forse perchè stava espletando i bisogni fisilogici, che rappresenterebbero il motivo del suo allontanamento dalla famiglia secondo quanto raccontato dal marito il 18 Aprile, due giorni prima dell'omicidio.
Secondo le ultime indiscrezioni, invece, la perquisizione che ha avuto luogo in casa Parolisi nei giorni scorsi avrebbe portato alla luce una serie di oggetti per il momento al vaglio dei corpi specializzati dei carabinieri, i Ris e i Ros, ma non sarebbe stato recuperato il diario di Melania. Oltre quest'oggetto, resta da spiegare anche la scomparsa della borsa e degli occhiali da sole che la vittima aveva con sè il 18 Aprile.
Visti gli ultimi sviluppi nella giornata di ieri il sostituto procuratore di Ascoli, Umberto Monti, si sarebbe recato presso la sede dei carabinieri dei Ris di Roma; si traterebbe a quanto pare di una riunione per fare il punto della situazione a seguito degli oggetti prelevati e della possibilità di ascoltare la nuova amante di Salvatore Parolisi; l'uomo infatti avrebbe di recente confessato di un'ennesima avventura extraconiugale con una soldatessa di Roma di soli 26 anni.
Impietriti ma chiusi nel proprio dolore restano i familiari della povera Melania i quali, nella sconfinata buona fede che li caratterizava, non avrebbero mai lontamente immaginato dell'altra vita che conduceva il genero.
Padre, madre e fratello della vittima non hanno nascosto ai giornalisti della trasmissione televisiva Quarto Grado le loro perplessità in merito alle recenti confessioni e non nascondono, diversamente dal comportamento inziale per cui difendevano Savatore a spada tratta, che i rapporti si sono raffredati in famiglia. Le loro uniche preoccupazioni almeno per ora sono occuparsi di Vittoria, la figlia di Melania di pochi mesi, e ritrovare l'assassino.