di Roberta Calò. Nei giorni scorsi i corpi specializzati dei carabinieri, i Ris e i Ros, hanno perquisito la casa di Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, la giovane madre di Somma Vesuviana brutalmente uccisa a coltellate lo scorso 20 Aprile. (leggi anche: Fu colpita anche alle spalle)
Tra i numerosi oggetti che stavano cercando, ci sarebbe anche una collanina che la donna portava al collo, ma che in realtà non era presente sul cadavere il giorno del ritrovamento.
La medaglietta riportava una scritta "Con te sarà sempre un nuovo giorno d'amore"; secondo quanto riferito dal coniuge, è probabile che la donna l'abbia dimenticata a casa dei genitori come era accaduto qualche altra volta. Versione non confermata nè dal padre nè dalla madre della vittima. Tra gli oggetti sequestrati ci sarebbero un plaid che la famiglia utilizzava per i picnic, lo zaino tattico del militare, un paio di scarponi, un quaderno su cui Meania avrebbe appuntato dei messaggi ricevuti.
Al vaglio degli inquirenti ora ci sarebbe ancora una nuova relazione di Salvatore Parolisi; l'uomo, che negli interrogatori precedenti aveva già confessato un atteggiamento fedifrago, pare avrebbe avuto un flirt anche con una donna che non risultava fino ad oggi nota. Si tratta di una ex soldatessa di Roma con cui il caporalmaggiore avrebbe avuto un'avventura occasionale circa due anni fa.
La donna, identificata con il nome di Rosa, non avrebbe nulla a che vedere con la ormai nota Luidovica P., ex amante di Parolisi da oltre due anni.
Questo nuovo indizio non fa dell'uomo un assassino, ma non lo dipinge nemmeno come un marito esemplare.
Tali atteggiamenti hanno portato i pm a volgere uno sguardo in generale su quanto accade all'interno della caserma di Ascoli Piceno, struttura presso cui l'uomo presta servizio; a quanto pare, infatti, tali condotte poco ortodosse sarebbero all'ordine del giorno, una consuetudine diventata quasi normalità.
A distanza di un mese esatto dall'assisinio gli inquirenti valutano munerose prove senza che nessuna di questa abbia fino ad ora delineato l'identikit definitivo dell'omicida.
In attesa ulteriori sviluppi, i pm stanno valutando l'ipotesi di ascoltare nuovamente il caporalmaggiore e altre persone già interrogate nei giorni scorsi, forse per confrontare l'attendibilità delle versioni nel tempo o sperando possano emerge dettagli utili ma ancora sconosciuti.
Tra i numerosi oggetti che stavano cercando, ci sarebbe anche una collanina che la donna portava al collo, ma che in realtà non era presente sul cadavere il giorno del ritrovamento.
La medaglietta riportava una scritta "Con te sarà sempre un nuovo giorno d'amore"; secondo quanto riferito dal coniuge, è probabile che la donna l'abbia dimenticata a casa dei genitori come era accaduto qualche altra volta. Versione non confermata nè dal padre nè dalla madre della vittima. Tra gli oggetti sequestrati ci sarebbero un plaid che la famiglia utilizzava per i picnic, lo zaino tattico del militare, un paio di scarponi, un quaderno su cui Meania avrebbe appuntato dei messaggi ricevuti.
Al vaglio degli inquirenti ora ci sarebbe ancora una nuova relazione di Salvatore Parolisi; l'uomo, che negli interrogatori precedenti aveva già confessato un atteggiamento fedifrago, pare avrebbe avuto un flirt anche con una donna che non risultava fino ad oggi nota. Si tratta di una ex soldatessa di Roma con cui il caporalmaggiore avrebbe avuto un'avventura occasionale circa due anni fa.
La donna, identificata con il nome di Rosa, non avrebbe nulla a che vedere con la ormai nota Luidovica P., ex amante di Parolisi da oltre due anni.
Questo nuovo indizio non fa dell'uomo un assassino, ma non lo dipinge nemmeno come un marito esemplare.
Tali atteggiamenti hanno portato i pm a volgere uno sguardo in generale su quanto accade all'interno della caserma di Ascoli Piceno, struttura presso cui l'uomo presta servizio; a quanto pare, infatti, tali condotte poco ortodosse sarebbero all'ordine del giorno, una consuetudine diventata quasi normalità.
A distanza di un mese esatto dall'assisinio gli inquirenti valutano munerose prove senza che nessuna di questa abbia fino ad ora delineato l'identikit definitivo dell'omicida.
In attesa ulteriori sviluppi, i pm stanno valutando l'ipotesi di ascoltare nuovamente il caporalmaggiore e altre persone già interrogate nei giorni scorsi, forse per confrontare l'attendibilità delle versioni nel tempo o sperando possano emerge dettagli utili ma ancora sconosciuti.
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