di Roberta Calò. Secondo le ultime indiscrezioni apparterebbero a Melania Rea le tracce di sangue ritrovate su alcune assi di legno del casottino del Bosco delle Casermette, luogo in cui è stato ritrovato il corpo della giovane donna brutalmente uccisa a soli 29 anni da una serie di feroci coltellate. Alla donna appartengono anche le tracce di sangue ritrovate sull'accendino ritrovato accanto al corpo della vittima. Gli inquirenti non si sbilanciano nelle previsioni: "Seguiamo un filone preciso, che si dirama in più direzioni - spiega un investigatore - senza tuttavia trascurarne altri. Siamo fiduciosi". Il colonnello Patrizio alla guida delle indagini ha riferito solo: "Sentiremo tutti, ci sono molte persone che dobbiamo ascoltare, abbiamo un'agenda molto fitta". Con chiaro riferimento al marito della vittima, Salvatore Parolisi, il colonnello spiega: "Se necessario sarà risentito, al momento però non ci sono esigenze pressanti di carattere investigativo".
Non mancano comunque notizie ufficiali provenienti dalla prima fuga di notizie derivanti dai primi risultati degli esami effettuati dall'anatomopatologo Andre Tagliabracci; la donna infatti sarebbe stata ritrovata con i pantaloni e gli slip abbassati ma non avrebbe subito alcuna violenza sessuale.
Nei giorni scorsi è stata organizzata una fiaccolata per commemorare la donna; nonostante la pioggia torrenziale hanno preso parte alla manifestazione concittadini, familiari, amici, tutti accomunati da un momento di riflessione e di preghiera per la vittima e per la povera figlia Vittoria ora orfana di madre.
Michele, il fratello della giovane madre, ha commentato: "Questa sarà una magnifica festa per la nostra Melania".
Alcuni compaesani si sono limitati a semplici dichiarazioni: "Adesso dobbiamo pregare - dicono - anche se non conoscevamo Melania siamo qui perché la sua morte ci ha toccati"; "Non la conoscevamo - aggiungono altri - ma siamo qui per dare conforto ai suoi genitori"; "Siamo qui perché la giustizia è il Signore. Questo è un momento di preghiera e vogliamo che si ascolti solo la voce di Melania che ci dice 'sono in paradiso".
Nel silenzio e nella compostezza del dolore riecheggiavano solo le confortanti parole di padre Casimiro e un canto religioso: "È morendo che si vive in eterno".
Non mancano comunque notizie ufficiali provenienti dalla prima fuga di notizie derivanti dai primi risultati degli esami effettuati dall'anatomopatologo Andre Tagliabracci; la donna infatti sarebbe stata ritrovata con i pantaloni e gli slip abbassati ma non avrebbe subito alcuna violenza sessuale.
Nei giorni scorsi è stata organizzata una fiaccolata per commemorare la donna; nonostante la pioggia torrenziale hanno preso parte alla manifestazione concittadini, familiari, amici, tutti accomunati da un momento di riflessione e di preghiera per la vittima e per la povera figlia Vittoria ora orfana di madre.
Michele, il fratello della giovane madre, ha commentato: "Questa sarà una magnifica festa per la nostra Melania".
Alcuni compaesani si sono limitati a semplici dichiarazioni: "Adesso dobbiamo pregare - dicono - anche se non conoscevamo Melania siamo qui perché la sua morte ci ha toccati"; "Non la conoscevamo - aggiungono altri - ma siamo qui per dare conforto ai suoi genitori"; "Siamo qui perché la giustizia è il Signore. Questo è un momento di preghiera e vogliamo che si ascolti solo la voce di Melania che ci dice 'sono in paradiso".
Nel silenzio e nella compostezza del dolore riecheggiavano solo le confortanti parole di padre Casimiro e un canto religioso: "È morendo che si vive in eterno".
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