Melania: parla il papà, siamo ancora in alto mare

NAPOLI. La rabbia c'e', e si sente. Gennaro Rea, il papa' di Melania, oggi, come tutti i giorni, insieme a sua moglie Vittoria, e' andato al cimitero di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli. Oggi, pero', e' un giorno ancora piu' doloroso, se e' possibile (leggi anche: Una fiaccolata a Somma Vesuviana per "una giustizia e una verità"). Perche' Melania avrebbe compiuto 29 anni. Ed invece e' morta ammazzata. Ad oggi senza ancora un perche'. I suoi compleanni, Melania, li trascorreva sempre con i suoi genitori, ''o veniva lei qui a Somma o andavamo noi da lei. Di sicuro stavamo sempre insieme'', racconta all'ANSA il papa' Gennaro. Se fosse viva ''le avrei regalato tutto quello che voleva''. Ed invece ''sono stato sulla sua tomba, come faccio ogni giorno. Le ho portato dei fiori, le ho parlato un po', le ho detto che mi manca e che avra' giustizia''. Giustizia e' una parola che pesa sempre di piu' sulla vita della famiglia Rea, ''perche' non arriva ancora'' e perche' ''l'attesa e' sempre piu' snervante''. Gennaro, ex militare, mantiene sempre il controllo. Pero', oggi, ammette: ''Se fosse per me avrei fatto altro''. E il riferimento e' alle indagini in corso. Non scende nei dettagli, ''me lo tengo per me e, poi, non spetta a me dirlo''.
Ma, aggiunge, ''gli addetti ai lavori dicono sempre che un corpo in due-tre giorni parla. Ed, invece, noi siamo in alto mare''. Il corpo senza vita di Melania fu ritrovato lo scorso 20 aprile, a Ripe di Civitella (Teramo). Stasera, proprio in nome della verita' e della giustizia, a Somma Vesuviana ci sara' una fiaccolata, in ricordo di Melania. Gennaro parla anche della nipotina, la piccola Vittoria, ''quando sta con noi sta benissimo''.

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