Musica classica: al pianista barese Emanuele Arciuli il prestigioso Premio Abbiati

di Adriano Abrusci. A non pochi giorni dalla proclamazione ufficiale dei vincitori, avvenuta mercoledì 13 Aprile, si è svolta ieri pomeriggio, presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano, la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Abbiati. Assegnato ogni anno dall’Associazione dei critici italiani e giunto ormai alla trentesima edizione, l’importante riconoscimento è nel tempo divenuto certamente il più ambito da quanti svolgono attività in ambito musicale. Tra i vincitori di quest’annata spicca il nome del pianista barese Emanuele Arciuli quale migliore solista per il 2010. Prima di lui soltanto Pollini, Richter, Michelangeli, Lupu, Zimerman, Damerini, Schiff e Lucchesini. Riconosciuto dalla commissione incaricata ‘come uno dei più autorevoli testimoni nel variegato orizzonte della modernità, sempre attestando la consapevolezza dei legami con la tradizione’, ad Arciuli è stato attribuito anche il merito di aver più d’ogni altro musicista della sua generazione, tenuto un ‘rilevante rapporto con la musica degli Stati Uniti di cui ha esplorato, come esecutore ma anche come studioso, la complessità dei caratteri con esiti esemplari’. Numerose sono infatti non soltanto le tournèes dal Maestro affrontate in numerosi Stati degli USA, ma anche le collaborazioni. Tra le molteplici opere per lui appositamente scritte dai più importanti compositori (americani e non) di musica contemporanea (G.Crumb, M.Nyman, L. Ferrero, F. Del Corno, tanto per citarne alcuni), spicca il ciclo delle ‘Round Midnights Variations’, una raccolta di composizioni di 16 tra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbit, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, Rzewski, (recentemente incise per la Stradivarius), che già nel 2001 suscitò grande interesse da parte della critica internazionale e consacrò, di fatto, Arciuli tra i pianisti europei più apprezzati dal pubblico americano. Fondamentale per il conferimento del premio nel giudizio della critica, è stata anche l’attività di ricerca e studio che il Maestro ha svolto in questi anni, raccolta in due interessanti pubblicazioni sul pianoforte contemporaneo (‘Rifugio Intermedio’ – Teatro di Monfalcone, e ‘Musica per pianoforte negli Stati Uniti’ - ed. EDT), che certamente rappresenta un’opera unica nel suo genere. Il suo interesse per la cultura degli indiani d’America, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto eseguito nel Novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington, e continua nello scambio e cooperazione artistica con i maggiori musicisti amerindi.
Dopo anni di intensa attività concertistica che lo ha visto protagonista sui più prestigiosi palcoscenici (Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, La Fenice di Venezia, Miller Theater di New York, Miami Piano Festival, Filarmonica di San Pietroburgo e altri ancora), finalmente è arrivato per il Maestro il momento del debutto nel ‘suo’ teatro. Tra qualche giorno, la sera del 28 maggio, affiancato dall’Orchestra della Provincia di Bari, diretta per l’occasione dal grande direttore statunitense David Gier, il Premio Abbiati 2010 Emanuele Arciuli farà dono alla sua amata città del meraviglioso ‘Deus Ex Machina’ di M. Daugherty nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli. Un’occasione semplicemente imperdibile per poter godere del talento di un artista unico, orgoglio e vanto della nostra terra.

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