NOCI (BA). Circa 60 tonnellate di cagliata in cattivo stato di conservazione e senza etichettatura, sono state sequestrate dai carabinieri del Nucleo anti sofisticazione nelle celle frigorifere di un caseificio il cui titolare e' stato denunciato a piede libero alla magistratura. L'azienda non e' stata sequestrata e potra' continuare regolarmente la produzione. Gli investigatori ricordano che per la produzione della ''vera mozzarella lo schema classico prevede l'aggiunta al latte di fermenti lattici, per creare un ambiente acido, e del caglio''.
Per l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, “va tributato un plauso alle Forze dell’Ordine che hanno permesso oggi il sequestro in Puglia di 60 tonnellate di cagliata conservata senza il rispetto delle condizioni minime e prive delle indicazioni di tracciabilità”.
Tutto ciò, prosegue Stefàno - "conferma la validità e la necessità delle azioni di controllo, utili a sventare azioni illecite che rischiano di vanificare l’impegno degli operatori seri ed onesti, che per fortuna sono la maggioranza, impegnati in un percorso di qualità”.
“Ma le azioni di operatori privi di scrupoli – sottolinea ancora l’assessore – rischiano di offuscare la stessa immagine di una Regione che della tracciabilità e della sicurezza alimentare ha voluto fare gli assi strategici di una politica di sistema volta a distinguere le produzioni di qualità” .
“Insieme a tutto il sistema agricolo pugliese infatti – conclude Stefàno - siamo fermamente determinati a difendere la qualità e la tipicità, che riteniamo fattori decisivi per l’affermazione della nostra produzione”.
Per l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, “va tributato un plauso alle Forze dell’Ordine che hanno permesso oggi il sequestro in Puglia di 60 tonnellate di cagliata conservata senza il rispetto delle condizioni minime e prive delle indicazioni di tracciabilità”.
Tutto ciò, prosegue Stefàno - "conferma la validità e la necessità delle azioni di controllo, utili a sventare azioni illecite che rischiano di vanificare l’impegno degli operatori seri ed onesti, che per fortuna sono la maggioranza, impegnati in un percorso di qualità”.
“Ma le azioni di operatori privi di scrupoli – sottolinea ancora l’assessore – rischiano di offuscare la stessa immagine di una Regione che della tracciabilità e della sicurezza alimentare ha voluto fare gli assi strategici di una politica di sistema volta a distinguere le produzioni di qualità” .
“Insieme a tutto il sistema agricolo pugliese infatti – conclude Stefàno - siamo fermamente determinati a difendere la qualità e la tipicità, che riteniamo fattori decisivi per l’affermazione della nostra produzione”.