TRIPOLI. Dopo gli intensi raid di questa notte e dei giorni scorsi contro Tripoli, la Nato non sa se Muammar Gheddafi sia vivo o morto e "non e' interessata a saperlo, perche' non ci occupiamo di singoli individui". Ad affermarlo, in una conferenza stampa a Napoli, e' stato il generale di Brigata Claudio Gabellini, responsabile della pianificazione operativa dell'operazione 'Unified protector', rispondendo ad una precisa domanda di un cronista sulla sorte del Colonnello.
L'Alleanza, ha precisato Gabellini, "non ha nessuna prova sulle sue condizioni e su cosa stia facendo, ma non siamo particolarmente interessati a questo perche' non ci occupiamo di singoli individui. Il nostro mandato e' chiaro: distruggiamo i centri di comando e controllo, dai quali possono partire attacchi diretti ai civili", ha concluso Gabellini.
La Nato e' tornata ad attaccare Tripoli, lanciando la notte scorsa un'ondata di bombardamenti aerei particolarmente intensi che hanno provocato almeno otto violentissime esplosioni e che, secondo testimoni oculari, oltre a installazioni militari, a un'enorme antenna per le telecomunicazioni, alle sedi della radio-televisione statale, 'al-Jamahiriyah', e dell'agenzia di stampa ufficiale, 'Jana', avrebbero nuovamente colpito anche la residenza-bunker di Muammar Gheddafi a Bab al-Aziziyah, alla periferia meridionale della capitale libica.
L'Alleanza, ha precisato Gabellini, "non ha nessuna prova sulle sue condizioni e su cosa stia facendo, ma non siamo particolarmente interessati a questo perche' non ci occupiamo di singoli individui. Il nostro mandato e' chiaro: distruggiamo i centri di comando e controllo, dai quali possono partire attacchi diretti ai civili", ha concluso Gabellini.
La Nato e' tornata ad attaccare Tripoli, lanciando la notte scorsa un'ondata di bombardamenti aerei particolarmente intensi che hanno provocato almeno otto violentissime esplosioni e che, secondo testimoni oculari, oltre a installazioni militari, a un'enorme antenna per le telecomunicazioni, alle sedi della radio-televisione statale, 'al-Jamahiriyah', e dell'agenzia di stampa ufficiale, 'Jana', avrebbero nuovamente colpito anche la residenza-bunker di Muammar Gheddafi a Bab al-Aziziyah, alla periferia meridionale della capitale libica.
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