di Dario Durante. Dopo oltre quindici anni, si attende la riapertura del Convento francescano di Pulsano, considerato il luogo della memoria più caro da tutti i cittadini poiché da sempre ha rappresentato uno spazio di aggregazione sociale, culturale e religiosa.
Dopo il restauro, «ci vorrà ancora un po’ di tempo per terminare i lavori di risistemazione del piazzale antistante» afferma l’assessore alla Cultura Gabriella Ficocelli che specifica anche come «l’amministrazione sta valutando varie ipotesi circa la destinazione d’uso tenendo conto anche delle risorse comunali».
Nessuna anticipazione, quindi, ma «di sicuro – puntualizza l’assessore – si opterà per una soluzione che possa garantire l’apertura e la massima fruizione del’immobile da parte di tutti».
Di sicuro, la comunità delle quattro suore Stimmatine torneranno ad occupare alcuni spazi ricavati al primo piano prospicienti via Trieste.
Il finanziamento, rientrante nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni ed Attività Culturali” della Regione Puglia, non è stato sufficiente però a completare il restauro dell’annessa chiesa “S. Maria dei Martiri” che, negli anni passati, versava in uno stato di completo abbandono ed è stata oggetto di furti e atti vandalici.
Intanto, il convento diventa anche oggetto di contesa politica: in un comunicato stampa, infatti, “Sinistra, Ecologia e Libertà ” rivendica i meriti della giunta Vendola e di alcuni componenti del suo circolo «per aver portato l’attenzione ed i fondi regionali» necessari al recupero dell’immobile.
Sel inoltre annuncia di voler ascoltare la cittadinanza «per raccogliere la sfida della destinazione d’uso negli interessi della comunità . Certamente il convento non potrà prescindere dalla sua funzione storica e culturale per il nostro territorio che ha bisogno di contenitori e di contenuti» afferma il segretario D’Amato.
Dopo il restauro, «ci vorrà ancora un po’ di tempo per terminare i lavori di risistemazione del piazzale antistante» afferma l’assessore alla Cultura Gabriella Ficocelli che specifica anche come «l’amministrazione sta valutando varie ipotesi circa la destinazione d’uso tenendo conto anche delle risorse comunali».
Nessuna anticipazione, quindi, ma «di sicuro – puntualizza l’assessore – si opterà per una soluzione che possa garantire l’apertura e la massima fruizione del’immobile da parte di tutti».
Di sicuro, la comunità delle quattro suore Stimmatine torneranno ad occupare alcuni spazi ricavati al primo piano prospicienti via Trieste.
Il finanziamento, rientrante nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni ed Attività Culturali” della Regione Puglia, non è stato sufficiente però a completare il restauro dell’annessa chiesa “S. Maria dei Martiri” che, negli anni passati, versava in uno stato di completo abbandono ed è stata oggetto di furti e atti vandalici.
Intanto, il convento diventa anche oggetto di contesa politica: in un comunicato stampa, infatti, “Sinistra, Ecologia e Libertà ” rivendica i meriti della giunta Vendola e di alcuni componenti del suo circolo «per aver portato l’attenzione ed i fondi regionali» necessari al recupero dell’immobile.
Sel inoltre annuncia di voler ascoltare la cittadinanza «per raccogliere la sfida della destinazione d’uso negli interessi della comunità . Certamente il convento non potrà prescindere dalla sua funzione storica e culturale per il nostro territorio che ha bisogno di contenitori e di contenuti» afferma il segretario D’Amato.