Sarah: Cassazione, Sabrina resti in carcere

di Roberta Calò. "Sabrina ha un alibi forte, fondato sui tabulati telefonici di Sarah che descrivono tutto il percorso compiuto dalla povera vittima dalla casa dei Misseri fino al garage" spiega l'avvocato Francesco Coppi chiedendo la scarcerazione della sua assistita Sabrina Misseri. La ragazze è stata rinchiusa nel carcere di Taranto con il padre, Michele, per l'omicidio della piccola Sarah Scazzi di Avetrana lo scorso 26 Agosto. Il legale perpetrando strade già battuta ha criticato: "la completa inattendibilità di Michele Misseri, il padre che l'ha chiamata in correità e che ha fornito ben sette versioni diverse del delitto di Sarah che si concludono sempre con l'affermazione della sua responsabilità. Le ordinanze che confermano la custodia in carcere per Sabrina, sono viziate dalla inattendibilità del padre Michele che un giudice ha già definito come mentitore".
"Non ci gli elementi di novità emersi dalle indagini in grado di scalfire l'impianto accusatorio: le ordinanza sono da condividere" ha concluso Coppi.
Il Pg Giovanni Ponte ha chiesto ai giudici supremi di considerare inammissibile le richieste di scarcerazione della ragazza alla luce dei dati oggettivi che la incastrano e della pericolosa visibilità mediatica che l'ha già penalizzata in passato visti gli show televisiva che Sabrina è stata in grado di recitare per far leva sulla clemenza dell'opinione pubblica che invece l'ha condannata. Gli avvocati hanno avanzato nuovamente l'ipotesi di poter riascoltare nuovamente Michele Misseri, che aveva accusato e discolpato diverse voglie la figlia in merito all'omicidio della piccola Sarah.
Intanto il pm Mariano Buccoliero e il procuratore aggiunto Pietro Argentino hanno iscritto nel registro degli indagati un fioraio di Avetrana per falsa testimonianza. L'uomo aveva dichiarato di aver visto Sarah Scazzi bloccata e costretta a salire in auto per essere ricondotta a casa Misseri. Eppure lo stesso testimone in sede di interrogatorio aveva precisato che non sapeva se la scena era vera o se si era trattata solo di un sogno.


LA SITUAZIONE PSICOFISICA DI SABRINA - Nicola Marseglia, l'avvocato che collabora con Coppi, ha spiegato nei giorni scorsi: "A breve ci aspettiamo la conclusione delle indagini e non escludiamo che nei confronti di Sabrina possa essere emessa un'altra ordinanza di custodia cautelare in quanto l'accusa originaria di concorso in omicidio non è, finora, mai stata cambiata in quella di omicidio. Entro maggio ci aspettiamo la chiusura delle indagini e anche l'accertamento del Dna prelevato su un ciondolino del cellulare di Sarah e sul compressore del garage di casa Misseri. Questi due accertamenti del Dna sono stati bloccati dal Ris lo scorso 5 maggio e attendiamo che ci comunichino una nuova data per effettuarli. Ma non crediamo che dalle tracce del Dna possano arrivare elementi utili all'inchiesta".
L'avvocato chiarisce ai giornalisti anche la situazione psicofisica in cui versa la sua assistita: "Sabrina, in carcere, manifesta una depressione bipolare nella quale alterna momenti di serenità che si susseguono a quelli di depressione totale: è seguita da una psicoterapeuta e tenuta sotto controllo per evitare gesti di autolesionismo. Sabrina da due mesi divide la cella con un'altra donna, mentre prima era stata da sola per quattro mesi. Il padre di Sabrina, Michele, ha chiesto alla moglie Cosima di dire a Sabrina che lui voleva incontrarla in carcere, ma Sabrina ha respinto questa richiesta. Sabrina sogna spesso Sarah".