di Roberta Calò. Sarebbe partita dalla Procura di Taranto la richiesta di arresto per Cosima Serrano. La donna, moglie di Michele e madre di Sabrina Misseri, era stata di recente chiamata in causa per prelevare tamponi di dna in quanto sospettata di essere coinvolta nell'omicidio della nipote, la piccola Sarah Scazzi. (leggi anche: Cosima Misseri arrestata)
A dare la notizia sarebbe stato il corrispondente del Quotidiano di Puglia, Lino Campicelli; dagli inquirenti non sono giunti nè conferme nè smentite almeno per ora. Ad affiancare tale notizia, ci sarebbe anche l'ipotesi di una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa per Sabrina Misseri. A carico di entrambe le donne ci sarebbero i reati di concorso in sequestro di persona e omicidio.
I primi passi verso questa direzione sarebbero stati incentivati dai controlli effettuati dai corpi specializzati dei carabinieri sui numeri di telefono della famiglia Misseri; secondo le recenti rivelazioni infatti il giorno in cui è stata uccisa la ragazza, lo scorso 26 Agosto, Cosima Misseri probabilmente si trovava in garage, luogo dell'omicidio. Il cellulare della donna infatti alle 15.26 avrebbe agganciato la cella del garage per 40 secondi; la versione contraddice quanto sostenuto da sempre dalla Serrano, la quale in ogni versione rilasciata in sede di interrogatorio aveva sempre negato di essersi negata in quella parte della casa il giorno dell'assassinio.
Ad aggravare la questione ci sarebbe anche un altro indizio in materia di intercettazioni; il giorno successivo, il 27 Agosto, sia il cellulare di Cosima che quello di Sabrina alle 10.26 alle 10.40 avevano agganciato le celle di una zona rurale compresa tra San Pancrazio Salentino e Avetrana. La zona sarebbe risultata compatibile con contrada Mosca, luogo in cui è stato occultato il cadavere della minore e dove si trova l'albero di fico sotto cui sono stati bruciati gli abiti della vittima.
I Ris intanto continuano a lavorare sugli esami comparativi tra le tracce di dna ritrovati sul cellulare della vittima e i tamponi di dna prelevati a Cosima Serrano, Ivano Russo, Cosimo Cosma e Carmine Misseri.
In merito ai recenti sviluppi della vicenda l'altra figlia della donna, Valentina Misseri, ha commentato: "Se quel 26 agosto fossi stata ad Avetrana, invece che a Roma, adesso sarei indagata anche io per la morte di Sarah. Sono esterrefatta e schifata dalla cattiveria della gente e di voi giornalisti che avete fatto a pezzi mia sorella, poi mia madre, colpevoli senza che neanche sia iniziato il processo. Ma in Italia esiste la presunzione di innocenza fino a prova contraria?".
A dare la notizia sarebbe stato il corrispondente del Quotidiano di Puglia, Lino Campicelli; dagli inquirenti non sono giunti nè conferme nè smentite almeno per ora. Ad affiancare tale notizia, ci sarebbe anche l'ipotesi di una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa per Sabrina Misseri. A carico di entrambe le donne ci sarebbero i reati di concorso in sequestro di persona e omicidio.
I primi passi verso questa direzione sarebbero stati incentivati dai controlli effettuati dai corpi specializzati dei carabinieri sui numeri di telefono della famiglia Misseri; secondo le recenti rivelazioni infatti il giorno in cui è stata uccisa la ragazza, lo scorso 26 Agosto, Cosima Misseri probabilmente si trovava in garage, luogo dell'omicidio. Il cellulare della donna infatti alle 15.26 avrebbe agganciato la cella del garage per 40 secondi; la versione contraddice quanto sostenuto da sempre dalla Serrano, la quale in ogni versione rilasciata in sede di interrogatorio aveva sempre negato di essersi negata in quella parte della casa il giorno dell'assassinio.
Ad aggravare la questione ci sarebbe anche un altro indizio in materia di intercettazioni; il giorno successivo, il 27 Agosto, sia il cellulare di Cosima che quello di Sabrina alle 10.26 alle 10.40 avevano agganciato le celle di una zona rurale compresa tra San Pancrazio Salentino e Avetrana. La zona sarebbe risultata compatibile con contrada Mosca, luogo in cui è stato occultato il cadavere della minore e dove si trova l'albero di fico sotto cui sono stati bruciati gli abiti della vittima.
I Ris intanto continuano a lavorare sugli esami comparativi tra le tracce di dna ritrovati sul cellulare della vittima e i tamponi di dna prelevati a Cosima Serrano, Ivano Russo, Cosimo Cosma e Carmine Misseri.
In merito ai recenti sviluppi della vicenda l'altra figlia della donna, Valentina Misseri, ha commentato: "Se quel 26 agosto fossi stata ad Avetrana, invece che a Roma, adesso sarei indagata anche io per la morte di Sarah. Sono esterrefatta e schifata dalla cattiveria della gente e di voi giornalisti che avete fatto a pezzi mia sorella, poi mia madre, colpevoli senza che neanche sia iniziato il processo. Ma in Italia esiste la presunzione di innocenza fino a prova contraria?".
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