AVETRANA (TA). La vettura abitualmente utilizzata da Cosima Serrano, una Opel Astra station wagon, è stata sequestrata dai carabinieri di Taranto su disposizione dell'autorità giudiziaria giovedì sera contestualmente all'arresto della donna accusata di concorso in omicidio e soppressione di cadavere nell'ambito dell'inchiesta sul delitto della 15enne di Avetrana, Sarah Scazzi.
Gli inquirenti, con tutta probabilità, vogliono trovare tracce della presenza della vittima all'interno dell'abitacolo, forse per ricevere una conferma all'ipotesi che la giovane sia stata costretta dalla stessa Cosima a salire in auto per strada mentre si recava proprio nella loro abitazione e poi uccisa. Il gip Martino Rosati, però, non ha accolto la richiesta di contestazione del reato di sequestro di persona a carico delle due donne formulata dalla Procura della Repubblica.
L'IPOTESI DEL SEQUESTRO - L'ipotesi del sequestro avvenuto per strada si basa anche sulla testimonianza recente del fioraio Giovanni Buccolieri che prima ha detto agli inquirenti di aver visto la scena e poi ha ritrattato spiegando che si era trattato di un sogno. Cosima Serrano è accusata di concorso in omicidio e in soppressione di cadavere. La figlia Sabrina sarebbe l'autrice materiale del delitto. La scomparsa e il delitto di Sarah Scazzi avvennero il 26 agosto del 2010.
"9 MESI SONO TANTI" - ''Nove mesi sono tanti. Cosa si crede di trovare? Sangue? Ma si sa che la vittima non ha versato sangue. Tracce biologiche? Sarah era di casa nella famiglia Misseri, chissa' quante volte sara' entrata in quell'auto. Ma e' lo stesso discorso del suo telefonino che puo' essere stato toccato dai componenti della famiglia''. Esprime dei dubbi, parlando con l'ADNKRONOS, l'avvocato Franco De Jaco, a proposito del sequestro dell'auto della sua assistita, Cosima Serrano, arrestata giovedi' con le accuse di concorso in omicidio e in soppressione di cadavere della nipote Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto scorso.
Il legale, oltre all'ordinanza del gip, ha letto in questi giorni i 14 faldoni allegati dell'inchiesta. A proposito degli esami sui tabulati telefonici, delle celle e delle frequenze utilizzate dai segnali, ritenuti importanti per stabilire la posizione dei vari cellulari e dei vari personaggi della vicenda, De Jaco obietta che di tutte le possibilita' che vengono prese in considerazione dai Ros ''viene scelta quella a carico''.
Gli inquirenti, con tutta probabilità, vogliono trovare tracce della presenza della vittima all'interno dell'abitacolo, forse per ricevere una conferma all'ipotesi che la giovane sia stata costretta dalla stessa Cosima a salire in auto per strada mentre si recava proprio nella loro abitazione e poi uccisa. Il gip Martino Rosati, però, non ha accolto la richiesta di contestazione del reato di sequestro di persona a carico delle due donne formulata dalla Procura della Repubblica.
L'IPOTESI DEL SEQUESTRO - L'ipotesi del sequestro avvenuto per strada si basa anche sulla testimonianza recente del fioraio Giovanni Buccolieri che prima ha detto agli inquirenti di aver visto la scena e poi ha ritrattato spiegando che si era trattato di un sogno. Cosima Serrano è accusata di concorso in omicidio e in soppressione di cadavere. La figlia Sabrina sarebbe l'autrice materiale del delitto. La scomparsa e il delitto di Sarah Scazzi avvennero il 26 agosto del 2010.
"9 MESI SONO TANTI" - ''Nove mesi sono tanti. Cosa si crede di trovare? Sangue? Ma si sa che la vittima non ha versato sangue. Tracce biologiche? Sarah era di casa nella famiglia Misseri, chissa' quante volte sara' entrata in quell'auto. Ma e' lo stesso discorso del suo telefonino che puo' essere stato toccato dai componenti della famiglia''. Esprime dei dubbi, parlando con l'ADNKRONOS, l'avvocato Franco De Jaco, a proposito del sequestro dell'auto della sua assistita, Cosima Serrano, arrestata giovedi' con le accuse di concorso in omicidio e in soppressione di cadavere della nipote Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto scorso.
Il legale, oltre all'ordinanza del gip, ha letto in questi giorni i 14 faldoni allegati dell'inchiesta. A proposito degli esami sui tabulati telefonici, delle celle e delle frequenze utilizzate dai segnali, ritenuti importanti per stabilire la posizione dei vari cellulari e dei vari personaggi della vicenda, De Jaco obietta che di tutte le possibilita' che vengono prese in considerazione dai Ros ''viene scelta quella a carico''.