di Roberta Calò. Il mandato di arresto per Cosima Serrano da semplice indiscrezione si sarebbe trasformato in mandato vero e proprio.
La donna sarebbe stata portata via nella giornata di ieri mentre la folla inferocita gridava "Assassina". L'accusa è per concorso in omicidio premeditato della nipote Sara Scazzi. (leggi anche: Cosima aiutò Sabrina)
Ad aggravare la situazione della famiglia Misseri, ci sarebbe anche un provvedimento restrittivo nei confronti nei confronti di Sabrina Misseri, coindagata in omicidio con il padre Michele.
Il Procuratore della Repubblica di Taranto Francesco Sebastio si è limitato a commentare: "Abbiamo continuato a lavorare raccogliendo una notevole quantità di nuovi elementi". I nuovi accertementi telefonici portati avanti dal corpo specializzato dei carabinieri, i Ros, avrebbero infatti dimostrato che il cellulare di Cosima Serrano si trovava in garage, luogo in cui la minore sarebbe stata uccisa.
Nuove rivelazioni sembrano sconvolgere un caso che sembrava avviarsi verso la dirittura d'arrivo. L'altra figlia dei Misseri, Valentina, non smette di difendere a spada tratta la madre e la sorella; la ragazza si è abbandonata ad uno sfogo mediatico e ha dichiarato: "Quando penso a Sarah e a mio padre provo un dolore fisico, al cuore. Sarah deve avere giustizia e non vendetta".
Intanto il consiglio dell'ordine degli avvocati avrebbe revocato l'ordinanza di sospensione emessa per l'avvocato Visto Russo; l'uomo, ex rappresentante legale di Sabrina Misseri, era stato indagato per tentativo di favoreggiamento, intralcio alla giustizia e soppressione di atti. Il riferimento era ad un colloquio che l'avvocato aveva avuto con Ivano Russo, uno dei protagonisti della vicenda Scazzi, durante il quale il legale avrebbe intimato il ragazzo a riferire una serie di particolari minacciandolo.
La donna sarebbe stata portata via nella giornata di ieri mentre la folla inferocita gridava "Assassina". L'accusa è per concorso in omicidio premeditato della nipote Sara Scazzi. (leggi anche: Cosima aiutò Sabrina)
Ad aggravare la situazione della famiglia Misseri, ci sarebbe anche un provvedimento restrittivo nei confronti nei confronti di Sabrina Misseri, coindagata in omicidio con il padre Michele.
Il Procuratore della Repubblica di Taranto Francesco Sebastio si è limitato a commentare: "Abbiamo continuato a lavorare raccogliendo una notevole quantità di nuovi elementi". I nuovi accertementi telefonici portati avanti dal corpo specializzato dei carabinieri, i Ros, avrebbero infatti dimostrato che il cellulare di Cosima Serrano si trovava in garage, luogo in cui la minore sarebbe stata uccisa.
Nuove rivelazioni sembrano sconvolgere un caso che sembrava avviarsi verso la dirittura d'arrivo. L'altra figlia dei Misseri, Valentina, non smette di difendere a spada tratta la madre e la sorella; la ragazza si è abbandonata ad uno sfogo mediatico e ha dichiarato: "Quando penso a Sarah e a mio padre provo un dolore fisico, al cuore. Sarah deve avere giustizia e non vendetta".
Intanto il consiglio dell'ordine degli avvocati avrebbe revocato l'ordinanza di sospensione emessa per l'avvocato Visto Russo; l'uomo, ex rappresentante legale di Sabrina Misseri, era stato indagato per tentativo di favoreggiamento, intralcio alla giustizia e soppressione di atti. Il riferimento era ad un colloquio che l'avvocato aveva avuto con Ivano Russo, uno dei protagonisti della vicenda Scazzi, durante il quale il legale avrebbe intimato il ragazzo a riferire una serie di particolari minacciandolo.