LECCE. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce hanno arrestato due persone ritenute responsabili di detenzione e porto abusivo di armi, furto e ricettazione. Si tratta di Diego Greco, 31 anni, di Carmiano, e Armando Vadacca, 43, di Monteroni, ritenuto uomo di fiducia dell'esponente di spicco della Sacra corona unita Lucio Vetrugno, trovato cadavere il 22 dicembre 2010, nella masseria 'La Tenente' di Copertino, luogo in cui Vadacca svolgeva l'attivita' di pastore.
L'INCHIESTA - Proprio partendo dall'inchiesta sull'omicidio, gli investigatori hanno scoperto che Vadacca, dopo l'esecuzione di Vetrugno, eliminato con un colpo di pistola, aveva nascosto armi ed attrezzi agricoli, servendosi della complicita' di Greco.
Lo scorso 24 febbraio, infatti, i militari del Nucleo investigativo, insieme a quelli della Stazione di Carmiano, avevano trovato tutto l'arsenale all'interno del garage di Carmiano di proprieta' di Greco.
LE INDAGINI - Secondo quanto emerso dalla indagini, le armi e gli altri attrezzi erano stati trafugati dalla masseria di Vetrugno. Nel corso della perquisizione, eseguita nei confronti del Greco, saltarono fuori un fucile Benelli super 90 calibro 12 con matricola abrasa, una canna di fucile, una pistola Tokarev (considerata arma da guerra) una pistola ad aria compressa alterata in arma comune da sparo.
Da qui l'accusa di detenzione porto abusivo di armi. Greco fu arrestato in flagranza e dalle indagini e' emerso che i reati furono commessi in concorso con Vadacca che si era preoccupato di far sparire gli oggetti dalla masseria dove lavorava, per nasconderli nei locali di Greco e con il suo aiuto. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari Antonia Marsalo', su richiesta del pubblico ministero Guglielmo Cataldi.
L'INCHIESTA - Proprio partendo dall'inchiesta sull'omicidio, gli investigatori hanno scoperto che Vadacca, dopo l'esecuzione di Vetrugno, eliminato con un colpo di pistola, aveva nascosto armi ed attrezzi agricoli, servendosi della complicita' di Greco.
Lo scorso 24 febbraio, infatti, i militari del Nucleo investigativo, insieme a quelli della Stazione di Carmiano, avevano trovato tutto l'arsenale all'interno del garage di Carmiano di proprieta' di Greco.
LE INDAGINI - Secondo quanto emerso dalla indagini, le armi e gli altri attrezzi erano stati trafugati dalla masseria di Vetrugno. Nel corso della perquisizione, eseguita nei confronti del Greco, saltarono fuori un fucile Benelli super 90 calibro 12 con matricola abrasa, una canna di fucile, una pistola Tokarev (considerata arma da guerra) una pistola ad aria compressa alterata in arma comune da sparo.
Da qui l'accusa di detenzione porto abusivo di armi. Greco fu arrestato in flagranza e dalle indagini e' emerso che i reati furono commessi in concorso con Vadacca che si era preoccupato di far sparire gli oggetti dalla masseria dove lavorava, per nasconderli nei locali di Greco e con il suo aiuto. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari Antonia Marsalo', su richiesta del pubblico ministero Guglielmo Cataldi.