Scuola: la denuncia della Flc Cgil barese, si sta segnando la fine del sistema scolastico pubblico

BARI. E' dai toni accesi la denuncia della Flc Cgil Bari rivolta al governo. Il sindacato contesta al governo "la violazione dei diritti delle famiglie della nostra provincia (barese, ndr) che hanno richiesto 144 prime classi elementari a tempo pieno e ne hanno ottenute solo 93; il fatto che le famiglie baresi, pur avendo unanimemente bocciato il maestro unico con 24 o 27 ore di lezione settimanale, vedranno sempre più vanificarsi la richiesta di 30 ore di funzionamento settimanale; i tagli all’organico docente barese di scuola media con 76 posti in meno".
"Ora apprendiamo che, nonostante un aumento di iscritti di mille unità - prosegue la nota della Cgil -, la mannaia dei tagli si abbatterà pericolosamente sulle scuole superiori baresi visto che, in un clima di vera emergenza, si dovrà fronteggiare un taglio secco di 104 classi pari al 40% dei tagli complessivi che, nella regione Puglia, sarà di 268 classi!"
"Facile allora prevedere - continua il sindacato - che gli effetti dei tagli, in una situazione di caos diffuso, si riverseranno direttamente sugli indirizzi attivabili nelle scuole superiori della nostra provincia oltre che sulla qualità dei piani dell'Offerta formativa.
"Altrettanto facile è prevedere la diminuzione del tempo scuola, l’aumento del numero degli studenti per classe, la riduzione delle compresenze necessarie per l’attività dei laboratori e l’eliminazione di insegnamenti quali diritto, geografia ed economia".
"Basti pensare - spiega la Flc Cgil - che se verranno confermati questi tagli, come ci sembra ormai inevitabile, ben 550 docenti perderanno l’attuale sede di titolarità e, di converso, 550 precari non saranno richiamati in servizio il prossimo anno scolastico se non per effetto dei pensionamenti".
"Si rifletta, inoltre, - sottolinea la nota - sul dato più sconcertante: le scuole superiori saranno superaffollate, ridotte sempre più a classi/pollaio perché nella provincia di Bari il rapporto alunni per classe di botto sale a 23,2 il dato più elevato in tutta la Penisola: un record di cui vorremmo sinceramente fare a meno".
"Ed infine - conclude il sindacato - un altro dato balza prepotentemente agli occhi: con questi tagli non potrà più essere garantito il diritto delle famiglie di alunne/i disabili ad avere classi con 20 alunni: già si vocifera che tutte le classi saranno formate senza tener conto di tali diritti: ancora una volta la FLC CGIL di Bari sarà al fianco di queste famiglie per garantire loro tutto il sostegno politico richiesto e le relative tutele in sede legale".

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