di Dario Durante. Parte “GioLab”, il progetto del circolo “Sinistra, Ecologia e Libertà” di Pulsano rivolto ai giovani che gestiranno direttamente quattro laboratori di idee su turismo, ambiente, sostenibilità e sociale. Secondo il segretario politico Emiliano D’Amato, l’iniziativa «intende invertire la rotta dando ai giovani la possibilità di poter crescere ed esprimersi» sulle problematiche del territorio.
I quattro gruppi di studio e lavoro, affidati alla responsabilità di Angelo Di Lena, Saviano Nazzareno, Giampiero Longo e Roberta Cavallone, intendono affrontare i problemi reali del piccolo paese della provincia tarantina per poi allargare il raggio d’azione a tematiche più generali.
L’attenzione, quindi, è puntata soprattutto sullo studio delle relazioni tecniche e degli aspetti economici del realizzando nuovo depuratore, su una precisa valorizzazione della litoranea con il ripristino della pineta di Lido Silvana, lo spostamento in un’altra baia del porticciolo e l’attivazione di una serie di piste ciclabili – alcune delle quali già previste nei piani regionali e provinciali – per ridurre il traffico veicolare.
Per Cavallone, l’intento è «rinsaldare la comunità reintroducendo l’idea del quartiere e della piazza intesi come spazi di buone relazioni e di far emergere ciò che c’è di positivo per rompere gli ingranaggi anomali del potere politico».
I quattro gruppi di studio e lavoro, affidati alla responsabilità di Angelo Di Lena, Saviano Nazzareno, Giampiero Longo e Roberta Cavallone, intendono affrontare i problemi reali del piccolo paese della provincia tarantina per poi allargare il raggio d’azione a tematiche più generali.
L’attenzione, quindi, è puntata soprattutto sullo studio delle relazioni tecniche e degli aspetti economici del realizzando nuovo depuratore, su una precisa valorizzazione della litoranea con il ripristino della pineta di Lido Silvana, lo spostamento in un’altra baia del porticciolo e l’attivazione di una serie di piste ciclabili – alcune delle quali già previste nei piani regionali e provinciali – per ridurre il traffico veicolare.
Per Cavallone, l’intento è «rinsaldare la comunità reintroducendo l’idea del quartiere e della piazza intesi come spazi di buone relazioni e di far emergere ciò che c’è di positivo per rompere gli ingranaggi anomali del potere politico».