LECCE. Gli agenti della Squadra Mobile di Lecce hanno arrestato Antonio Ingrogna, di 37 anni, residente a San Pietro in Lama, con le accuse di sequestro di persona e di minacce nei confronti di una donna torinese. I due avevano da anni un rapporto di amicizia; nella giornata di ieri la signora, arrivata nel Salento per risolvere questioni personali, ha trovato ospitalita' in casa all'amico che ha invitato la stessa a condividere una serata "intima" con lui.
Al diniego della malcapitata, l'uomo ha iniziato ad agitarsi ed innervosirsi, arrivando a minacciarla di farle del male.
Impaurita dalla situazione e dall'atteggiamento dell'uomo, che ha addirittura chiuso la porta di ingresso della sua abitazione a chiave per impedirle di uscire, la donna ha approfittato di un momento di distrazione dell' amico per aprire la porta.
Tuttavia, appena uscita, e' stata raggiunta dallo stesso che l'ha portata di forza in casa, continuando a minacciarla dicendole che le avrebbe rotto la testa. Per essere sicuro che la donna non sarebbe piu' riuscita a fuggire, l'arrestato ha chiuso nuovamente a mandate la porta di casa, ma questa volta ha conservato le chiavi all'interno della tasca dei suoi pantaloni. La vittima ha passato una notte "vigilata" dall'uomo; quando finalmente all'alba si e' accorta che dormiva ha sollevato la tapparella di uno dei balconi della abitazione e si e' calata dal balcone per fuggire. Poco dopo ha raggiunto in pullman la Stazione Ferroviaria di Lecce dove ha contattato i poliziotti della "Polfer" chiedendo aiuto.
Al diniego della malcapitata, l'uomo ha iniziato ad agitarsi ed innervosirsi, arrivando a minacciarla di farle del male.
Impaurita dalla situazione e dall'atteggiamento dell'uomo, che ha addirittura chiuso la porta di ingresso della sua abitazione a chiave per impedirle di uscire, la donna ha approfittato di un momento di distrazione dell' amico per aprire la porta.
Tuttavia, appena uscita, e' stata raggiunta dallo stesso che l'ha portata di forza in casa, continuando a minacciarla dicendole che le avrebbe rotto la testa. Per essere sicuro che la donna non sarebbe piu' riuscita a fuggire, l'arrestato ha chiuso nuovamente a mandate la porta di casa, ma questa volta ha conservato le chiavi all'interno della tasca dei suoi pantaloni. La vittima ha passato una notte "vigilata" dall'uomo; quando finalmente all'alba si e' accorta che dormiva ha sollevato la tapparella di uno dei balconi della abitazione e si e' calata dal balcone per fuggire. Poco dopo ha raggiunto in pullman la Stazione Ferroviaria di Lecce dove ha contattato i poliziotti della "Polfer" chiedendo aiuto.