Sordi: vecchi e nuovi ausili per la lingua dei segni

di Vittorio Polito. La nota di Giandomenico Basile, pubblicata su questo quotidiano il 15 maggio, relativa agli amici sordi ed il loro diritto di poter seguire la politica ed altro in tv, evidenzia ancora una volta il problema della comunicazione per i non udenti. In loro aiuto, oltre al classico metodo labio-acustico, va diffondendosi la Lingua Italiana dei Segni (LIS), che come molti avranno potuto notare in qualche trasmissione TV, sta incontrando notevole interesse da parte dei sordi e dei loro parenti.
La Lingua Italiana dei Segni rappresenta oggi il ponte che favorisce la cultura dei sordi, e la sordità profonda si vince soprattutto con la cultura. La civilissima Svezia ha sancito già dal 1968 la legalità della lingua segnica, riconoscendo la figura professionale dell’interprete ed istituendo l’insegnamento della lingua dei segni presso le Università, favorendo così la crescita dei sordi.
L’editore Zanichelli, qualche decennio fa ha pubblicato il “Dizionario dei segni” di Orazio Romeo, nel quale sono presenti ben 1400 immagini della lingua italiana, catturate nel loro movimento e accompagnate dalla parola equivalente
Il dizionario è indirizzato ai genitori udenti di figli sordi per meglio comunicare con il proprio congiunto, agli operatori sociali vicini ai problemi ed alla realtà dei sordi, agli udenti che vogliono imparare il linguaggio per meglio comunicare con un amico o un parente sordo, ed alle persone sorde che intendono servirsi della “neolingua”.
Il vocabolario, oltre ad essere una pubblicazione di consultazione e di utilità per chiunque, sia udente che sordo, interessato a sviluppare il proprio lessico, migliorando la comunicazione con gli altri.
Uno dei problemi che si riscontrano in Italia è che ciascuna Regione ha dei segni propri che non sempre corrispondono a quelli di altre Regioni. Da alcuni anni si sta tentando di estendere lo stesso linguaggio su tutto il territorio nazionale, ma il progetto, piuttosto lungo, si prevede possa essere ultimato tra 30-40 anni, dal momento che per le persone anziane non è possibile modificare i segni imparati da piccoli.
Oggi è disponibile anche un dizionario bilingue elementare corredato di un DVD: la più completa opera dedicata alla Lingua dei Segni Italiana (Edizioni. Kappa). Il DVD è stato presentato all’Istituto Statale dei Sordi di Roma con enorme soddisfazione della MPDF, associazione senza scopo di lucro alla quale il Dizionario è costato un decennio di lavoro.
Si tratta dell’opera più completa mai realizzata riguardo la LIS, nella quale i segni sono infatti contestualizzati sia a livello linguistico che culturale. Non è un semplice glossario ma un Dizionario, corredato anche da un traduttore per altre quattro diverse lingue. Utilizzando il DVD, i cui segni sono ordinati alfabeticamente dalla A alla Z, si può risalire rapidamente dalla parola al filmato del segno ad essa corrispondente. Con il Dizionario cartaceo è possibile risalire dal segno alla parola, in quanto i segni sono ordinati secondo i principi linguistici della Lingua dei Segni Italiana.
L’importanza di un tale strumento nell’educazione e nella formazione delle persone sorde è indubbia, la LIS è infatti una lingua “visivo-gestuale” che necessita la visione per il corretto apprendimento. La modalità visiva del DVD aiuta inoltre tutti coloro che desiderano apprendere la lingua, attraverso i filmati, infatti, è possibile apprendere la corretta esecuzione di tutti i segni presenti nel Dizionario cartaceo. E per concludere va detto che recentemente è stata presentata dalle stesse Edizioni Kappa, una versione per palmari e smartphone del dizionario per bambini con avatar. Tale prodotto apre nuovi scenari per supportare lo studio e l’apprendimento della LIS.

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