TARANTO. Minacciava e taglieggiava alcuni suoi connazionali: lo hanno scoperto i carabinieri di Taranto che hanno arrestato in flagrante per tentata estorsione Perera Irippuge Anura, nato a Colombo, nello Sri Lanka, 51 anni, pregiudicato, residente da 14 anni nella citta' jonica. Era stato lui quattro anni fa a fornire supporto a due giovanissimi cingalesi che si erano stabiliti in Italia per lavorare. Ma ben presto questi ultimi hano capito che non si trattava di spontanea solidarieta' tra compaesani. Perera, infatti, ergendosi a garante della loro permanenza in Italia, ha approfittato della loro buona fede per chiedere denaro in cambio di assicurazione.
LE MINACCE - Minacce anche di morte sono state rivolte all'indirizzo dei cingalesi per indurli a versare le somme richieste. E' probabile che gia' al momento dell'arrivo a Taranto la giovane coppia abbia pagato un'ingente somma di denaro. Ieri, comunque, e' stato accertato dai carabinieri che le richieste di denaro erano reali e che effettivamente il pregiudicato cingalese da tempo taglieggiava i due concittadini, imponendo loro un vero e proprio vitalizio a suo favore. Le minacce si basavano su un presunto potere di cacciarli dalla penisola e di non farli mai piu' tornare. Ieri pomeriggio, in via Giusti, i carabinieri in abiti civili si sono appostati nei pressi di un'abitazione frequentata da cittadini dello Sri Lanka.
L'AGGRESSIONE - Alcune confidenze avevano preannunciato che Perera si sarebbe presentato, come era solito fare, per riscuotere il denaro. E in effetti, a un certo punto, e' arrivato e ha aggredito verbalmente un connazionale per il ritardo del pagamento, un debito complessivo di 3000 euro. A quel punto i militari lo hanno arrestato. E' possibile, secondo gli inquirenti, che ci siano altre vittime.
LE MINACCE - Minacce anche di morte sono state rivolte all'indirizzo dei cingalesi per indurli a versare le somme richieste. E' probabile che gia' al momento dell'arrivo a Taranto la giovane coppia abbia pagato un'ingente somma di denaro. Ieri, comunque, e' stato accertato dai carabinieri che le richieste di denaro erano reali e che effettivamente il pregiudicato cingalese da tempo taglieggiava i due concittadini, imponendo loro un vero e proprio vitalizio a suo favore. Le minacce si basavano su un presunto potere di cacciarli dalla penisola e di non farli mai piu' tornare. Ieri pomeriggio, in via Giusti, i carabinieri in abiti civili si sono appostati nei pressi di un'abitazione frequentata da cittadini dello Sri Lanka.
L'AGGRESSIONE - Alcune confidenze avevano preannunciato che Perera si sarebbe presentato, come era solito fare, per riscuotere il denaro. E in effetti, a un certo punto, e' arrivato e ha aggredito verbalmente un connazionale per il ritardo del pagamento, un debito complessivo di 3000 euro. A quel punto i militari lo hanno arrestato. E' possibile, secondo gli inquirenti, che ci siano altre vittime.