BUDAPEST. Il Ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, ha partecipato oggi a Budapest ai lavori della Riunione Ministeriale Informale dei Ministri responsabili per la Politica di coesione nell'ambito del semestre europeo di presidenza ungherese cui hanno preso parte i ministri dei 27 paesi membri.
''Nell'ultimo anno - ha spiegato Fitto - l'Italia ha contribuito in modo rilevante alla formazione delle prospettive della nuova politica di coesione per il periodo post 2013 tanto sotto il profilo tecnico quanto sotto quello politico. Cio' e' stato possibile anche grazie alla riforma appena varata con il decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri in attuazione della legge sul federalismo fiscale e relativa agli interventi speciali per lo sviluppo economico e la coesione territoriale''.
''Accrescere l'efficacia della politica di coesione - ha aggiunto Fitto - e' un obiettivo non piu' rinviabile al quale deve essere assegnata la massima attenzione in una delicata fase delle finanze pubbliche che segna anche l'avvio delle consultazioni per la definizione delle prospettive del bilancio comunitario. La nostra riforma anticipa di fatto molti dei temi all'attenzione dei partner europei ed introduce nell'ordinamento alcuni strumenti attuativi, quali il contratto istituzionale di sviluppo, che saranno utilizzati in Europa per assicurare piu' efficacia e migliore controllo delle politiche di coesione''.
Sul tema del rapporto tra politiche di coesione e obiettivi dell'agenda di Europa 2020, il Ministro Fitto ha sottolineato che ''la politica di coesione e' al cuore di Europa 2020 e deve percio' contribuire con efficacia al raggiungimento dei suoi obiettivi''.
''Sappiamo di essere tra i principali paesi beneficiari della politica di coesione - ha concluso il Ministro Fitto - e che quindi e' nostro prioritario interesse dare ampia dimostrazione agli altri paesi membri contribuenti netti della rilevanza della politica di coesione per la crescita dell'economia comunitaria. Siamo pero' anche tra i principali contribuenti al bilancio comunitario e quindi ritengo, che anche a livello europeo come abbiamo iniziato a fare nel nostro Paese, sia indispensabile una efficace riforma della politica di coesione, all'altezza delle aspettative, per continuare a sostenere l'attuale rilievo politico e finanziario della politica di coesione in seno all'azione dell'Unione Europea''.
''Nell'ultimo anno - ha spiegato Fitto - l'Italia ha contribuito in modo rilevante alla formazione delle prospettive della nuova politica di coesione per il periodo post 2013 tanto sotto il profilo tecnico quanto sotto quello politico. Cio' e' stato possibile anche grazie alla riforma appena varata con il decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri in attuazione della legge sul federalismo fiscale e relativa agli interventi speciali per lo sviluppo economico e la coesione territoriale''.
''Accrescere l'efficacia della politica di coesione - ha aggiunto Fitto - e' un obiettivo non piu' rinviabile al quale deve essere assegnata la massima attenzione in una delicata fase delle finanze pubbliche che segna anche l'avvio delle consultazioni per la definizione delle prospettive del bilancio comunitario. La nostra riforma anticipa di fatto molti dei temi all'attenzione dei partner europei ed introduce nell'ordinamento alcuni strumenti attuativi, quali il contratto istituzionale di sviluppo, che saranno utilizzati in Europa per assicurare piu' efficacia e migliore controllo delle politiche di coesione''.
Sul tema del rapporto tra politiche di coesione e obiettivi dell'agenda di Europa 2020, il Ministro Fitto ha sottolineato che ''la politica di coesione e' al cuore di Europa 2020 e deve percio' contribuire con efficacia al raggiungimento dei suoi obiettivi''.
''Sappiamo di essere tra i principali paesi beneficiari della politica di coesione - ha concluso il Ministro Fitto - e che quindi e' nostro prioritario interesse dare ampia dimostrazione agli altri paesi membri contribuenti netti della rilevanza della politica di coesione per la crescita dell'economia comunitaria. Siamo pero' anche tra i principali contribuenti al bilancio comunitario e quindi ritengo, che anche a livello europeo come abbiamo iniziato a fare nel nostro Paese, sia indispensabile una efficace riforma della politica di coesione, all'altezza delle aspettative, per continuare a sostenere l'attuale rilievo politico e finanziario della politica di coesione in seno all'azione dell'Unione Europea''.
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