di Vittorio Polito. La Banca Popolare di Bari, sempre attenta alle attività culturali e sportive della nostra città, ha sponsorizzato qualche anno fa, due volumi di grande formato e molto ben illustrati. Il primo, a cura di Nicola Muciaccia, “…come dalla terrazza del Barion” (Ragusa Grafica Moderna); il secondo, di Gianni Antonucci, “La Vela di Bari” (Adda Editore).
I due volumi di grande formato e ricchi di foto e illustrazioni, ripercorrono 110 anni del Circolo Barion e 75 del Circolo della Vela, attraverso la storia della vita associativa dei due sodalizi che, oltre ad avere principalmente rapporti con il mare attraverso lo sport, svolgono anche attività culturali di vario genere.
Il volume di Nicola Muciaccia, con le splendide immagini di Nicola Amato e Sergio Leonardi, narra dei 110 anni trascorsi provando con attenzione e curiosità «a cogliere quei segni che dal passato portano nuove suggestioni al nostro presente di cittadini, di innamorati del mare, di membri di un sodalizio glorioso». Va ricordato che il Circolo Barion è stato insignito del “Collare d’Oro al merito sportivo”, la massima onorificenza del C.O.N.I., attribuita per il lustro dato da atleti e dirigenti allo sport italiano, conseguendo titoli e vittorie in campo nazionale e internazionale. Lino Patruno, direttore pro-tempore della Gazzetta del Mezzogiorno, nella prefazione si interroga se Bari sia una città sul mare o città di mare, sostenendo che la nostra città è «Una Bari comunque ben Mediterranea, mai ferma perché a star fermi si perde il tremolar della marina: il che è in ogni caso una forza, questa sì un’onda anomala nel panorama meridionale. In questo scenario è nato il Barion».
Il volume di Gianni Antonucci, più corposo, più storico e maggiormente dedicato alle nostre tradizioni, racconta per esteso i 75 anni dell’associazione, percorrendo la sua vita da Mussolini a Berlusconi, dagli anni ruggenti agli anni di piombo, ai no global, dalla radio alla televisione, dal Regno alla Repubblica, fino ai giorni nostri.
Uno dei più noti e qualificati circoli cittadini è il Circolo della Vela che nell’anno 2010 ha superato in ottima salute i suoi primi 80 anni. Il 10 maggio 1929 un gruppo di amici si riunisce per dar vita alla Società della Vela. Eravamo alle soglie della grande crisi che si verificò cinque mesi dopo, la più grave della storia, con milioni di disoccupati in tutto il mondo e con il susseguirsi di problemi sociali di varia natura.
Primo presidente della Società l’architetto Aldo Forcignanò che dette lustro alla città di Bari e risalto alla sua febbre sportiva riservata al mare. La requisizione della Società da parte delle truppe alleate, nel periodo bellico, fece fermare ogni iniziativa sociale e sportiva.
Alla ripresa delle attività dopo il 1944-45, sotto la presidenza di Giuseppe Abruzzese, iniziava una nuova era e la Società della Vela cambiò ragione sociale divenendo “Circolo della Vela” e, in seguito a democratiche elezioni, fu eletto presidente Franco Nonnis Marzano. L’evento può considerarsi storico dal momento che questi dette una particolare carica al settore agonistico, facendo conseguire i primi successi in campionati regionali ed in seguito anche in quelli italiani, europei e, successivamente, anche ai “giochi della gioventù”.
La “Vela” non è stato solo un circolo sportivo, anche se l’attività agonistica ha avuto il suo naturale sopravvento, ma non sono state di secondo piano le attività mondane e culturali e di solidarietà. Anche il fascino del tavolo verde non manca nel prestigioso Circolo barese. È noto, infatti, che il bridge è stato il primo grande gioco introdotto nel circolo, ed è stato oggetto di diffusione in tutta la nostra regione.
Fra gli ospiti illustri, il Circolo della Vela annovera la visita dei Principi di Galles, Carlo e Diana d’Inghilterra. Mentre l’albo d’oro ricorda la partecipazione ad Olimpiadi e Campionati del mondo, europei e italiani.
Secondo Marco Jacobini, Amministratore delegato del Gruppo Creditizio Banca Popolare di Bari, più che una storia, quella della “Vela”, è una saga, piuttosto lunga e concreta perchè abbraccia oltre tre generazioni. Riassume le vicende affascinanti di un club sempre attivo che racchiude passioni, gioie e successi.
La storia del Circolo della Vela non finisce qui, come sostiene nella presentazione il presidente Onofrio Mangini, anzi siamo alla vigilia di avvenimenti di grande portata come quello che vedrà il ripristino della sede anche al Teatro Margherita. Cosa che è avvenuta puntualmente.
In conclusione, si tratta di pubblicazioni-documento che parlano di Bari, e di mare, soprattutto del rispetto per il mare in quanto la natura è sempre più forte di noi. Lunga vita quindi ai due sodalizi che, attraverso le loro salutari attività sportive e culturali, danno lustro e prestigio alla nostra città ed ai suoi abitanti.
I due volumi di grande formato e ricchi di foto e illustrazioni, ripercorrono 110 anni del Circolo Barion e 75 del Circolo della Vela, attraverso la storia della vita associativa dei due sodalizi che, oltre ad avere principalmente rapporti con il mare attraverso lo sport, svolgono anche attività culturali di vario genere.
Il volume di Nicola Muciaccia, con le splendide immagini di Nicola Amato e Sergio Leonardi, narra dei 110 anni trascorsi provando con attenzione e curiosità «a cogliere quei segni che dal passato portano nuove suggestioni al nostro presente di cittadini, di innamorati del mare, di membri di un sodalizio glorioso». Va ricordato che il Circolo Barion è stato insignito del “Collare d’Oro al merito sportivo”, la massima onorificenza del C.O.N.I., attribuita per il lustro dato da atleti e dirigenti allo sport italiano, conseguendo titoli e vittorie in campo nazionale e internazionale. Lino Patruno, direttore pro-tempore della Gazzetta del Mezzogiorno, nella prefazione si interroga se Bari sia una città sul mare o città di mare, sostenendo che la nostra città è «Una Bari comunque ben Mediterranea, mai ferma perché a star fermi si perde il tremolar della marina: il che è in ogni caso una forza, questa sì un’onda anomala nel panorama meridionale. In questo scenario è nato il Barion».
Il volume di Gianni Antonucci, più corposo, più storico e maggiormente dedicato alle nostre tradizioni, racconta per esteso i 75 anni dell’associazione, percorrendo la sua vita da Mussolini a Berlusconi, dagli anni ruggenti agli anni di piombo, ai no global, dalla radio alla televisione, dal Regno alla Repubblica, fino ai giorni nostri.
Uno dei più noti e qualificati circoli cittadini è il Circolo della Vela che nell’anno 2010 ha superato in ottima salute i suoi primi 80 anni. Il 10 maggio 1929 un gruppo di amici si riunisce per dar vita alla Società della Vela. Eravamo alle soglie della grande crisi che si verificò cinque mesi dopo, la più grave della storia, con milioni di disoccupati in tutto il mondo e con il susseguirsi di problemi sociali di varia natura.
Primo presidente della Società l’architetto Aldo Forcignanò che dette lustro alla città di Bari e risalto alla sua febbre sportiva riservata al mare. La requisizione della Società da parte delle truppe alleate, nel periodo bellico, fece fermare ogni iniziativa sociale e sportiva.
Alla ripresa delle attività dopo il 1944-45, sotto la presidenza di Giuseppe Abruzzese, iniziava una nuova era e la Società della Vela cambiò ragione sociale divenendo “Circolo della Vela” e, in seguito a democratiche elezioni, fu eletto presidente Franco Nonnis Marzano. L’evento può considerarsi storico dal momento che questi dette una particolare carica al settore agonistico, facendo conseguire i primi successi in campionati regionali ed in seguito anche in quelli italiani, europei e, successivamente, anche ai “giochi della gioventù”.
La “Vela” non è stato solo un circolo sportivo, anche se l’attività agonistica ha avuto il suo naturale sopravvento, ma non sono state di secondo piano le attività mondane e culturali e di solidarietà. Anche il fascino del tavolo verde non manca nel prestigioso Circolo barese. È noto, infatti, che il bridge è stato il primo grande gioco introdotto nel circolo, ed è stato oggetto di diffusione in tutta la nostra regione.
Fra gli ospiti illustri, il Circolo della Vela annovera la visita dei Principi di Galles, Carlo e Diana d’Inghilterra. Mentre l’albo d’oro ricorda la partecipazione ad Olimpiadi e Campionati del mondo, europei e italiani.
Secondo Marco Jacobini, Amministratore delegato del Gruppo Creditizio Banca Popolare di Bari, più che una storia, quella della “Vela”, è una saga, piuttosto lunga e concreta perchè abbraccia oltre tre generazioni. Riassume le vicende affascinanti di un club sempre attivo che racchiude passioni, gioie e successi.
La storia del Circolo della Vela non finisce qui, come sostiene nella presentazione il presidente Onofrio Mangini, anzi siamo alla vigilia di avvenimenti di grande portata come quello che vedrà il ripristino della sede anche al Teatro Margherita. Cosa che è avvenuta puntualmente.
In conclusione, si tratta di pubblicazioni-documento che parlano di Bari, e di mare, soprattutto del rispetto per il mare in quanto la natura è sempre più forte di noi. Lunga vita quindi ai due sodalizi che, attraverso le loro salutari attività sportive e culturali, danno lustro e prestigio alla nostra città ed ai suoi abitanti.