BARLETTA. Il quadro politico che emerge dalle dichiarazioni rilasciate ai giornali (on-line e non) da parte di quasi tutti i partiti che compongono questa “maggioranza” è quanto mai evidente.
Il PD crogiuolo di anime diverse e di personalismi spiccati è lo specchio della situazione a livello nazionale che vede ormai da più parti etichettare lo stesso PD come “la madre di tutti i mali”. Le scelte operate, dal sindaco Maffei e in ultimo da Rosa Cascella, non fanno altro che accendere ancor di più i riflettori su una situazione che a più riprese avevamo denunciato in campagna elettorale, nei comizi e negli incontri con cittadini e simpatizzanti. Situazione che vede la politica come vettore di interessi personali legati ad una oligarchia che fa e disfa a proprio piacimento i criteri per la suddivisione degli incarichi tirando in ballo secondo esigenza la primarietà dell’indirizzo politico della segreteria o l’inadeguatezza della stessa a scapito di una lungimiranza profetica degli uomini di potere che il confronto elettorale (inquinato) decreta di volta in volta. Inquinato perché la competizione elettorale vede sempre più rafforzare i feudi dei soliti noti che avvalendosi di vassalli, valvassori e valvassini vogliono dare l’idea di un rinnovamento che nei fatti non c’è. Tutta questa situazione ovviamente va a scapito di chi con estrema onestà intellettuale auspicherebbe una maggiore maturità politica generatrice di scelte condivise e non precarie.
Il PSI, che alla vigilia delle primarie risultava schieramento antagonista e critico nei confronti dello stesso PD o se vogliamo di Maffei, sembra essere stato premiato dal comportamento “sportivo” o meglio ancora maturo e responsabile dei suoi componenti, complice il risultato alle primarie e quello ottenuto nella tornata elettorale.
Il S.E.L. in cerca di una identità non ancora raggiunta (chi è causa del suo male, pianga se stesso) in questo momento avendo operato scelte pre-elettorali piuttosto singolari ed allo stesso tempo scontate da un punto di vista dei risultati numerici, attende l’evolversi della situazione tentando di tenere insieme la segreteria ed il gruppo consiliare confidando in tempi migliori.
La Buona Politica, quando in campagna elettorale Sabrina Salerno e Raffaella Porreca denunciavano il tradimento del progetto politico del compianto Francesco da più parti il commento più diffuso era quello che riferiva di attriti che riguardavano la sfera personale, riflessione non del tutto errata qualora per personale si intenda la difesa di un progetto che legava personalmente l’autore in pectore ed i suoi più diretti sostenitori. Evidentemente in un “paese” in cui il chiacchiericcio prevale sui fatti la cosa non è stata capita ed in molti si sono fatti ingannare da chi, continuando a sbandierare il simbolo che fu di Francesco Salerno, ha giocato con l’emotività del barlettano creando una lista di fuoriusciti e affaristi che niente avevano in comune con il progetto iniziale. Ed oggi lo scenario più concreto sembra essere quello, descritto da Alessandro Porcelluzzi, lo scioglimento della neve al sole.
La Federazione della Sinistra, l’unica ad aver avuto le idee chiare sin dall’inizio appare lo schieramento che ha manifestato maggiore maturità politica esprimendo immediatamente le proprie indicazioni al sindaco. Mi piace pensare che questo sia il frutto dell’effettivo rinnovamento e della maturità dei due giovani consiglieri estranei a quelle logiche di potere che rendono sterile ed asfittica la politica cittadina.
Mi piacerebbe leggere o ascoltare, a breve, le parole delle giovani leve (eletti e non, candidati e non, portavoce e non, coordinatori e non) presenti in tutti partiti della coalizione di centro sinistra. Il loro silenzio è assordante, nonché preoccupante.
Il PD crogiuolo di anime diverse e di personalismi spiccati è lo specchio della situazione a livello nazionale che vede ormai da più parti etichettare lo stesso PD come “la madre di tutti i mali”. Le scelte operate, dal sindaco Maffei e in ultimo da Rosa Cascella, non fanno altro che accendere ancor di più i riflettori su una situazione che a più riprese avevamo denunciato in campagna elettorale, nei comizi e negli incontri con cittadini e simpatizzanti. Situazione che vede la politica come vettore di interessi personali legati ad una oligarchia che fa e disfa a proprio piacimento i criteri per la suddivisione degli incarichi tirando in ballo secondo esigenza la primarietà dell’indirizzo politico della segreteria o l’inadeguatezza della stessa a scapito di una lungimiranza profetica degli uomini di potere che il confronto elettorale (inquinato) decreta di volta in volta. Inquinato perché la competizione elettorale vede sempre più rafforzare i feudi dei soliti noti che avvalendosi di vassalli, valvassori e valvassini vogliono dare l’idea di un rinnovamento che nei fatti non c’è. Tutta questa situazione ovviamente va a scapito di chi con estrema onestà intellettuale auspicherebbe una maggiore maturità politica generatrice di scelte condivise e non precarie.
Il PSI, che alla vigilia delle primarie risultava schieramento antagonista e critico nei confronti dello stesso PD o se vogliamo di Maffei, sembra essere stato premiato dal comportamento “sportivo” o meglio ancora maturo e responsabile dei suoi componenti, complice il risultato alle primarie e quello ottenuto nella tornata elettorale.
Il S.E.L. in cerca di una identità non ancora raggiunta (chi è causa del suo male, pianga se stesso) in questo momento avendo operato scelte pre-elettorali piuttosto singolari ed allo stesso tempo scontate da un punto di vista dei risultati numerici, attende l’evolversi della situazione tentando di tenere insieme la segreteria ed il gruppo consiliare confidando in tempi migliori.
La Buona Politica, quando in campagna elettorale Sabrina Salerno e Raffaella Porreca denunciavano il tradimento del progetto politico del compianto Francesco da più parti il commento più diffuso era quello che riferiva di attriti che riguardavano la sfera personale, riflessione non del tutto errata qualora per personale si intenda la difesa di un progetto che legava personalmente l’autore in pectore ed i suoi più diretti sostenitori. Evidentemente in un “paese” in cui il chiacchiericcio prevale sui fatti la cosa non è stata capita ed in molti si sono fatti ingannare da chi, continuando a sbandierare il simbolo che fu di Francesco Salerno, ha giocato con l’emotività del barlettano creando una lista di fuoriusciti e affaristi che niente avevano in comune con il progetto iniziale. Ed oggi lo scenario più concreto sembra essere quello, descritto da Alessandro Porcelluzzi, lo scioglimento della neve al sole.
La Federazione della Sinistra, l’unica ad aver avuto le idee chiare sin dall’inizio appare lo schieramento che ha manifestato maggiore maturità politica esprimendo immediatamente le proprie indicazioni al sindaco. Mi piace pensare che questo sia il frutto dell’effettivo rinnovamento e della maturità dei due giovani consiglieri estranei a quelle logiche di potere che rendono sterile ed asfittica la politica cittadina.
Mi piacerebbe leggere o ascoltare, a breve, le parole delle giovani leve (eletti e non, candidati e non, portavoce e non, coordinatori e non) presenti in tutti partiti della coalizione di centro sinistra. Il loro silenzio è assordante, nonché preoccupante.