LECCE. “Siamo alle solite. Ci ritroviamo, ancora una volta, di fronte ad un’opposizione scandalistica, pronta a gridare “al lupo al lupo” e a sguazzare nel torbido. Ogni occasione diventa buona per chiedere le dimissioni di qualche assessore. Era già successo per futili motivi per l’assessore Monosi, ora accade analogamente per l’assessore Ripa. Invece di pensare ad entrare nel merito dei problemi di questa città - e condividere da un lato, il percorso di risanamento già avviato in tempi non sospetti da questa Amministrazione e che sta dando buoni risultati e, dall’altro, dare atto dell’attività di rilancio della città attraverso l’apertura di innumerevoli cantieri per la realizzazione di strade, monumenti e parchi - il centrosinistra preferisce la politica degli schiamazzi pensando così di attirare consensi e simpatie. Ma non è così.
Come già accaduto in passato questa vicenda finirà per diventare un boomerang per Rotundo e compagni. Ricordo, al caro onorevole, come andò a finire la vicenda Iskenia: il polverone sollevato durante la scorsa campagna elettorale servì a raggiungere un solo risultato nei mesi seguenti, il rinvio a giudizio di Rotundo per diffamazione nei miei confronti.
Dal canto suo, l’assessore Ripa ha già chiarito ampiamente la sua posizione. Il caso, dunque, non esiste. Chi insiste con queste elucubrazioni ha sbagliato indirizzo.
A me personalmente fa comodo avere un’opposizione riottosa, denigratoria e diffamatoria guidata dal trio Rotundo-Pankiewicz-Cazzella.
Ma una siffatta opposizione non fa bene ai cittadini che vorrebbero invece conoscere le proposte del loro progetto di città da confrontare con il nostro. Per avanzare proposte, tuttavia, bisogna avere delle idee, quelle che a Rotundo e compagni mancano”.
Come già accaduto in passato questa vicenda finirà per diventare un boomerang per Rotundo e compagni. Ricordo, al caro onorevole, come andò a finire la vicenda Iskenia: il polverone sollevato durante la scorsa campagna elettorale servì a raggiungere un solo risultato nei mesi seguenti, il rinvio a giudizio di Rotundo per diffamazione nei miei confronti.
Dal canto suo, l’assessore Ripa ha già chiarito ampiamente la sua posizione. Il caso, dunque, non esiste. Chi insiste con queste elucubrazioni ha sbagliato indirizzo.
A me personalmente fa comodo avere un’opposizione riottosa, denigratoria e diffamatoria guidata dal trio Rotundo-Pankiewicz-Cazzella.
Ma una siffatta opposizione non fa bene ai cittadini che vorrebbero invece conoscere le proposte del loro progetto di città da confrontare con il nostro. Per avanzare proposte, tuttavia, bisogna avere delle idee, quelle che a Rotundo e compagni mancano”.