FOGGIA. I carabinieri del Comando provinciale di Foggia stanno eseguendo in Puglia e Lombardia una misura cautelare, emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di 14 indagati accusati di avere favorito con l'aggravante del metodo mafioso la latitanza di Franco Li Bergolis, arrestato il 26 settembre del 2010 a Monte Sant'Angelo, ritenuto il capo dell'omonima famiglia mafiosa del Gargano ed inserito all'epoca della cattura nell'elenco nazionale dei 30 latitanti maggiormente pericolosi.
Le accuse nei loro confronti sono anche di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da sparo e tentata estorsione.
LE INDAGINI - Al centro delle indagini dei carabinieri del Comando provinciale dei Raggruppamenti operativi speciali la rete de fiancheggiatori che ha consentito al latitante di sottrarsi alla cattura e di godere di appoggi logistici, collegamenti con il nucleo familiare e beni di vario genere, consentendo la piena operativita' del clan Li Bergolis. I particolari dell'operazione saranno illustrati durante una conferenza stampa che si terra' in mattinata alla Prefettura di Bari.
Le accuse nei loro confronti sono anche di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da sparo e tentata estorsione.
LE INDAGINI - Al centro delle indagini dei carabinieri del Comando provinciale dei Raggruppamenti operativi speciali la rete de fiancheggiatori che ha consentito al latitante di sottrarsi alla cattura e di godere di appoggi logistici, collegamenti con il nucleo familiare e beni di vario genere, consentendo la piena operativita' del clan Li Bergolis. I particolari dell'operazione saranno illustrati durante una conferenza stampa che si terra' in mattinata alla Prefettura di Bari.