Giornalista pubblicista si impicca a Ceglie Messapica dopo delusione sentimentale, era precario

CEGLIE MESSAPICA (BR). Un giornalista pubblicista di 41 anni si e' suicidato ieri sera impiccandosi a un albero nel giardino della sua abitazione, in cui viveva con la madre e un fratello. E' stato quest'ultimo a scoprire il suicidio quando assieme alla madre e' rientrato dopo che avevano partecipato a un matrimonio. L'uomo, collaboratore di un quotidiano, a quanto si e' appreso avrebbe lasciato una lettera in cui spiegherebbe le motivazioni del gesto legate a una delusione sentimentale e alle precarie condizioni lavorative.
L'Assostampa di Puglia ha espresso ''dolore e sconcerto''.

IL CORDOGLIO DEL CONSIGLIO - Con “profonda pena personale” il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna esprime il cordoglio dell’Assemblea pugliese alla famiglia del giornalista di Ceglie Messapica suicida per la mancanza di prospettive occupazionali. “Di precariato si vive male, anzi si può anche morire”, osserva, estendendo all’Assostampa pugliese sentimenti di accorata partecipazione.
”Merita rispetto la tenacia delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che resistono in Puglia e non vogliono incamminarsi nei viaggi verso il Nord e l’estero alla ricerca di lavoro. Merita però anche risposte. È indispensabile – per il presidente Introna - che le Istituzioni si facciano carico nel loro complesso di interventi che possano determinare condizioni di occupazione certa e dignitosa per i giovani, all’altezza dell’impegno che la società ha chiesto loro per qualificarsi e laurearsi”.

ASSOSTAMPA: RIFLESSIONE SU DRAMMA PRECARIATO - In una nota l'Associazione della Stampa di Puglia esprime cordoglio e sconcerto per la tragica morte del collega, che si e' abbandonato ad un gesto estremo, dettato dal profondo disagio esistenziale legato anche alla sua condizione di precarieta' lavorativa". "La sua morte - prosegue la nota del presidente Raffaele Lorusso - deve imporre a tutti, specialmente a chi detiene responsabilita' di governo a tutti i livelli, una profonda riflessione sul dramma di migliaia di persone, giovani e meno giovani che, non soltanto nel giornalismo, vivono ogni giorno sulla propria pelle il dramma di un'occupazione precaria e senza alcuna prospettiva di stabilizzazione. Una condizione che impedisce a chiunque di guardare al futuro con fiducia e di realizzare progetti di vita. Nell'esprimere la propria vicinanza ai familiari, il sindacato dei giornalisti pugliesi rinnova il proprio impegno a combattere in tutte le sedi ogni forma di sfruttamento del lavoro dei colleghi".

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