BARI. Martedì 28 giugno alle ore 19.30 presso la Galleria BLUorG di Bari si terrà la presentazione del giornale/catalogo “La Strada: previsioni dal post [mondo]” a cura di Mariapaola Spinelli, con la direzione artistica di Giuseppe Bellini e la collaborazione di Gaia Valentino.
Per l'occasione Kinki Von Berlinki, presenta "Post Live" il suo nuovo progetto soundscape.
La mosta vede coinvolti quattro artisti pugliesi, Dario Agrimi, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti e Pierpaolo Miccolis, individuati dalla Galleria BLUorG come interpreti del progetto, liberamente ispirato al romanzo La strada (2007) dello scrittore statunitense Cormac McCarthy, noto al grande pubblico soprattutto per la trasposizione cinematografica dei fratelli Coen del suo romanzo Non è un paese per vecchi. La strada, diventato anch’esso un film, narra di un viaggio a piedi di un padre con il figlio in un paesaggio desertico e distrutto da una catastrofe.
La struttura concettuale della mostra è - secondo la curatrice - un racconto visivo in cui gli elementi della narrazione si fondono con le previsioni di un irreale e fittizio post-mondo. Luogo privilegiato è la strada, punto saldo e ormai mitico dell’immaginario collettivo anche grazie alle opere di registi, scrittori, artisti e pensatori. Da Fellini a Kerouac, dai graffitisti a Benjamin.
La mostra prevede altresì una performance interattiva, in cui il pubblico verrà coinvolto con le proprie” previsioni dal post mondo” , che saranno raccolte durante tutto il periodo espositivo.
Per l'occasione Kinki Von Berlinki, presenta "Post Live" il suo nuovo progetto soundscape.
La mosta vede coinvolti quattro artisti pugliesi, Dario Agrimi, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti e Pierpaolo Miccolis, individuati dalla Galleria BLUorG come interpreti del progetto, liberamente ispirato al romanzo La strada (2007) dello scrittore statunitense Cormac McCarthy, noto al grande pubblico soprattutto per la trasposizione cinematografica dei fratelli Coen del suo romanzo Non è un paese per vecchi. La strada, diventato anch’esso un film, narra di un viaggio a piedi di un padre con il figlio in un paesaggio desertico e distrutto da una catastrofe.
La struttura concettuale della mostra è - secondo la curatrice - un racconto visivo in cui gli elementi della narrazione si fondono con le previsioni di un irreale e fittizio post-mondo. Luogo privilegiato è la strada, punto saldo e ormai mitico dell’immaginario collettivo anche grazie alle opere di registi, scrittori, artisti e pensatori. Da Fellini a Kerouac, dai graffitisti a Benjamin.
La mostra prevede altresì una performance interattiva, in cui il pubblico verrà coinvolto con le proprie” previsioni dal post mondo” , che saranno raccolte durante tutto il periodo espositivo.