LECCE. Si chiama “Una penna per la vita” l’iniziativa presentata oggi nella sala giunta di Palazzo Carafa. Si tratta di un progetto ambizioso: grazie ad una pen-drive, il medico di famiglia, lo specialista e gli operatori di una qualsiasi struttura sanitaria, potranno accedere, conoscere e visionare in tempo reale tutte le notizie di carattere clinico-sanitario tutelando, comunque, la riservatezza dei dati personali del paziente prevista dalla legislazione vigente. In questo ambito, si inserisce la collaborazione da parte della Società “I&T-Informatica & Tecnologia”, azienda leccese leader nel settore della programmazione e gestione di software per la Pubblica Amministrazione e per il settore sanitario.
Ottocento pen drive saranno messe a disposizione dalla I&T per un periodo di dodici mesi, oltre a personale specializzato in informatica e tecnologia per l’avvio del servizio medesimo, per l’aggiornamento del relativo software, nonché per la relativa consulenza ed assistenza tecnica ed informatica. Digitalizzando la propria documentazione medica, come referti, analisi, radiografie, ecografie e molto altro è possibile avere la memoria storica dei propri dati clinici, la sicurezza nel rintracciarli e averli sempre a disposizione, la praticità di fare un teleconsulto con più medici e,in caso di emergenza sa di avere la tranquillità di apprendere nell’immediato la reale situazione clinica accelerando così i tempi di diagnosi.
L’obiettivo finale è quello di migliorare la qualità della vita dei singoli pazienti, attraverso, appunto, l’informatizzazione delle relative cartelle cliniche.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Sanità, Alfredo Pagliaro
“La Regione da anni, attraverso la tessera sanitaria, avrebbe dovuto informatizzare la nostra storia clinica. Ma questo, come ben sappiamo, non è avvenuto e nonostante l’Osservatorio Sanitario avesse più volte chiesto di poter utilizzare un supporto informativo e non più quello cartaceo, l’Asl ha sempre risposto che l’informatizzazione è in itinere, ma ad oggi nulla si è mosso”.
“Il mio assessorato – continua Pagliaro - ha pensato bene dunque di partire dalla periferia di partire dalla periferia, cioè dal cittadino: fornire a 800 cittadini la pen drive, cioè la penna che conterrà i dati storici passati, presenti e futuri in modo che ogni cittadino possa, in qualsiasi momento, raccontare la propria storia a qualsivoglia presidio ospedaliero. Un’arma in più per evitare, a volte, lungaggini burocratiche, rifacimento di analisi anche importanti (tipo risonanze magnetiche, tac, interventi chirurgici) per poter conoscere in tempo reale la terapia che il paziente sta effettuando. Saranno poi gli organi centrali a garantire le migliori condizioni per poter leggere il contenuto delle pen drive”.
L’assessore Pagliaro si augura che i mesi di sperimentazione sino ad ottobre possano essere sufficienti per informare tutte le strutture ospedaliere. “Ringrazio – conclude - la direzione generale e la direzione sanitaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce che hanno voluto immediatamente collaborare per la presentazione di questo importante progetto che potrebbe salvarci la vita”.
Ottocento pen drive saranno messe a disposizione dalla I&T per un periodo di dodici mesi, oltre a personale specializzato in informatica e tecnologia per l’avvio del servizio medesimo, per l’aggiornamento del relativo software, nonché per la relativa consulenza ed assistenza tecnica ed informatica. Digitalizzando la propria documentazione medica, come referti, analisi, radiografie, ecografie e molto altro è possibile avere la memoria storica dei propri dati clinici, la sicurezza nel rintracciarli e averli sempre a disposizione, la praticità di fare un teleconsulto con più medici e,in caso di emergenza sa di avere la tranquillità di apprendere nell’immediato la reale situazione clinica accelerando così i tempi di diagnosi.
L’obiettivo finale è quello di migliorare la qualità della vita dei singoli pazienti, attraverso, appunto, l’informatizzazione delle relative cartelle cliniche.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Sanità, Alfredo Pagliaro
“La Regione da anni, attraverso la tessera sanitaria, avrebbe dovuto informatizzare la nostra storia clinica. Ma questo, come ben sappiamo, non è avvenuto e nonostante l’Osservatorio Sanitario avesse più volte chiesto di poter utilizzare un supporto informativo e non più quello cartaceo, l’Asl ha sempre risposto che l’informatizzazione è in itinere, ma ad oggi nulla si è mosso”.
“Il mio assessorato – continua Pagliaro - ha pensato bene dunque di partire dalla periferia di partire dalla periferia, cioè dal cittadino: fornire a 800 cittadini la pen drive, cioè la penna che conterrà i dati storici passati, presenti e futuri in modo che ogni cittadino possa, in qualsiasi momento, raccontare la propria storia a qualsivoglia presidio ospedaliero. Un’arma in più per evitare, a volte, lungaggini burocratiche, rifacimento di analisi anche importanti (tipo risonanze magnetiche, tac, interventi chirurgici) per poter conoscere in tempo reale la terapia che il paziente sta effettuando. Saranno poi gli organi centrali a garantire le migliori condizioni per poter leggere il contenuto delle pen drive”.
L’assessore Pagliaro si augura che i mesi di sperimentazione sino ad ottobre possano essere sufficienti per informare tutte le strutture ospedaliere. “Ringrazio – conclude - la direzione generale e la direzione sanitaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce che hanno voluto immediatamente collaborare per la presentazione di questo importante progetto che potrebbe salvarci la vita”.