PERUGIA. I periti del tribunale di Perugia hanno ritenuto "non attendebili gli accertamenti tecnici effettuati" sulla lama del coltello, con cui e' stata uccisa Meredith Kercher e quelli effettuati sul gancetto del reggiseno trovato nella stanza del delitto. Lo scrivono nelle conclusioni della perizia disposta dalla Corte di Assise di Appello di Perugia che e' stata depositata questa mattina. Gli stessi periti concordano, pero', "con la conclusione cui e' giunta la consulenza tecnica circa l'attribuzione del profilo genetico" trovato sull'impugnatura del coltello e attribuito ad Amanda Knox.
LAMA COLTELLO - Riguardo gli accertamenti sulla lama del coltello i periti sottolineano che "non si condividono le conclusioni circa la certa attribuzione del profilo rilevato alla vittima Kercher Meredith poiche' il profilo genetico, cosi' come ottenuto, appare inattendibile in quanto non supportato da procedimenti analitici scientificamente validati". Inoltre, sempre secondo quanto scrivono i periti a proposito della traccia sulla lama del coltello "non sussistono elementi scientificamente probanti la natura ematica". "Dai tracciati elettroforetici esibiti - scrivono sempre i periti sulla stessa traccia - si evince che il campione indicato era un campione low copy number (Lcn) e, in quanto tale, avrebbero dovuto essere applicate tutte le cautele indicate dalla comunita' scientifica internazionale". Poi, sempre secondo i periti, "non sono state seguite le procedure iniziali di sopralluogo e di protocolli internazionali di raccolta e campionamento del reperto. Infine, sempre in riferimento alla lama del coltello, secondo i periti "non si puo' escludere che il risultato ottenuto dalla campionatura possa derivare da fenomeni di contaminazione verificatasi in una qualunque fase della repertazione e/o manipolazione e/o dei processi analitici eseguite".
GANCETTO REGGISENO - Riguardo al gancetto del reggiseno, sul quale era stato rinvenuto il dna di Raffaele Sollecito, i periti non ritengono gli accertamenti attendibili poiche': "non sussistono elementi scientificamente probanti la presenza di presunte cellule di sfaldamento sul reperto". Inoltre, scrivono, "vi e' stata una erronea interpretazione del tracciato elettroforetico" sia sugli "STRs autosomici" sia di quello relativo "al cromosoma y". Come per la lama del coltello, poi, per i periti non sarebbero state seguite le procedure internazionali di sopralluogo, raccolta e campionamento.
Infine, i periti sottolineano che "non si puo' escludere che i risultati ottenuti possano derivare da fenomeni di contaminazione ambientale e/o di contaminazione verificatasi in una qualunque fase della repertazione e/o manipolazione di detto reperto".
LAMA COLTELLO - Riguardo gli accertamenti sulla lama del coltello i periti sottolineano che "non si condividono le conclusioni circa la certa attribuzione del profilo rilevato alla vittima Kercher Meredith poiche' il profilo genetico, cosi' come ottenuto, appare inattendibile in quanto non supportato da procedimenti analitici scientificamente validati". Inoltre, sempre secondo quanto scrivono i periti a proposito della traccia sulla lama del coltello "non sussistono elementi scientificamente probanti la natura ematica". "Dai tracciati elettroforetici esibiti - scrivono sempre i periti sulla stessa traccia - si evince che il campione indicato era un campione low copy number (Lcn) e, in quanto tale, avrebbero dovuto essere applicate tutte le cautele indicate dalla comunita' scientifica internazionale". Poi, sempre secondo i periti, "non sono state seguite le procedure iniziali di sopralluogo e di protocolli internazionali di raccolta e campionamento del reperto. Infine, sempre in riferimento alla lama del coltello, secondo i periti "non si puo' escludere che il risultato ottenuto dalla campionatura possa derivare da fenomeni di contaminazione verificatasi in una qualunque fase della repertazione e/o manipolazione e/o dei processi analitici eseguite".
GANCETTO REGGISENO - Riguardo al gancetto del reggiseno, sul quale era stato rinvenuto il dna di Raffaele Sollecito, i periti non ritengono gli accertamenti attendibili poiche': "non sussistono elementi scientificamente probanti la presenza di presunte cellule di sfaldamento sul reperto". Inoltre, scrivono, "vi e' stata una erronea interpretazione del tracciato elettroforetico" sia sugli "STRs autosomici" sia di quello relativo "al cromosoma y". Come per la lama del coltello, poi, per i periti non sarebbero state seguite le procedure internazionali di sopralluogo, raccolta e campionamento.
Infine, i periti sottolineano che "non si puo' escludere che i risultati ottenuti possano derivare da fenomeni di contaminazione ambientale e/o di contaminazione verificatasi in una qualunque fase della repertazione e/o manipolazione di detto reperto".
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