Musica per società e cultura: la sfida del pianista Fernando Altamura


di Adriano Abrusci. Relazione. Ordinato equilibrio. Armonia d’intenti nell’azione comune. Necessità e riconoscimento reciproco tra gli elementi. Meraviglioso ideale d’insieme dall’Uomo per la materia concepito ma a se stesso ostinatamente e tristemente negato. L’unione che non somma. Il legame che non semplicemente unisce, ma crea fondendo. Aria sarebbero i suoni lontano dai sensi, Musica divengono nel riconoscimento significante dell’ascolto. Suono e tempo, dunque, sostanza fondamentale di strutturati universi le cui bilanciate componenti raccontano alla coscienza la straordinaria bellezza di così libero scambio. Una preziosa lezione dello Spirito, al Giudizio troppo spesso apparentemente incomprensibile. Deferenza per il tutto, riguardo per i legami, rispetto e tolleranza dell’altro da se, servizio e collaborazione per il bene comune, concezione diacronica di una precaria pur necessaria esistenza. Molteplici e preziosi gli insegnamenti che dall’Arte dei singoli Suoni l’acume di ‘sì imperfetto genitore dovrebbe trarre al fine d’un meno vano e faticoso racconto terreno. Società non più, quindi, come mero gruppo di anonimi individui ma unita e complice collettività, al condiviso scopo d’Universale Musica preposta. Fare per cooperare. Dare per contribuire. Servire il prossimo senza esserne servi. Pregevole ed esemplare l’impegno di quanti operano secondo suddetto principio. La consapevolezza d’un tessuto sociale culturalmente dinamico quale unico fertile terreno per l’innesto di così preziosi ideali sia guida e fondamento d’ogni altruistica artistica manifestazione. Alle giovani menti il vitale compito di rinnovare intellettualmente una sfiancata comunità, in illusioni ed egoistiche convinzioni malignamente intrappolata, preservando le future generazioni da nuovi, pericolosi disastri. Non più rarità preziosa ma norma sentita divenga l’iniziativa volta principalmente al perfezionamento intellettuale e relegante a mera eventualità l’effetto lucrativo. Riconoscimenti e lodi a quanti non sospettano sprecata una dote spesa per la causa comune, ponendosi al servizio di più grandi fini. In tal senso, apprezzamento e gratitudine sentiamo di dover tributare agli ideatori dell’encomiabile progetto ‘Musei in Musica’, esempio ammirevole di amore e servizio. Celebrare in musica i più importanti e noti eventi culturali è perfetta sintesi tra Arte, Sapere, Interiorità. In ben sette occasioni, artisti d’ogni dove, ad un pubblico attento, hanno umilmente offerto il loro pensiero musicale nella splendida cornice della bitontina Galleria Nazionale di Puglia, raccogliendo per il dono stima e ammirazione, concessi in ugual misura all’Associazione promotrice ‘Cappella Palatina’. Interessante e inusuale ma certamente indovinata e degna la proposta di un repertorio spesso ingiustamente trascurato ma assolutamente meritevole. Musica da camera, pagine di straordinaria bellezza, sonorità a molti ignote che solo l’intelligente intraprendenza di un giovane e attento Direttore Artistico poteva mettere in luce. Già pianista affermato a livello internazionale, il giovanissimo Fernando Altamura, accetta coraggiosamente la sfida di un territorio distratto e spesso irriconoscente, prodigandosi nel difficile intento di contribuire attivamente alla promozione nella natia Puglia di una cultura d’ascolto della Grande Musica. Anni di perfezionamento e crescita artistica lontano dalla terra patria audacemente al servizio del ‘suo’ amato popolo, non soltanto attraverso sporadiche apparizioni, ma concretamente ideando e attuando. Undici mesi ancora per veder finalmente la luce il BIMF, un ambizioso progetto finalizzato all’incontro tra Musica e Territorio, cui Altamura e un team internazionale lavorano attentamente. Concerti, Masterclass, Incontri con gli artisti contrassegneranno l’andamento del Bari International Music Festival cui attivamente, tra i più importanti musicisti del panorama mondiale prenderanno parte. Prova ammirevole d’amorevole affetto per gente, terra e origini, motivo d’orgoglio per quanti riconoscono valore e pregio a sì meravigliosa italica regione.

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