BARI. “Che il Presidente Vendola abbia accettato di illustrare al Consiglio Regionale il suo pensiero altamente filosofico sulle nomine in corso ai vertici delle Asl e delle Aziende Sanitarie pugliesi è sicuramente un primo risultato, ma non si può certo dire che abbia risposto alle nostre richieste di chiarimenti sulle lottizzazioni e sull’invasione sempre più pressante della politica nella gestione della sanità, denunciate nei giorni scorsi anche dalla sua maggioranza”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese dichiarandosi insoddisfatto dall’informativa resa oggi in Aula dal Presidente Vendola su richiesta dello stesso Palese e degli altri capigruppo dell’opposizione di centrodestra, Francesco Damone de La Puglia Prima di Tutto e Davide Bellomo de I Pugliesi.
“Come sempre – dice Palese – le parole di Vendola volano lontane mille miglia dalla realtà: egli parla di rivoluzioni, punto di rottura col passato, competenza, meritocrazia, formazione e selezione rigorosa per i vertici della sanità pugliese, mentre la realtà descritta dalla stampa, dal dimissionario Pansini, dal collega del Pd Dino Marino, dall’IDV, dai Sindacati e chi più ne ha più ne metta, racconta di lotte fratricide e spartizioni tra i partiti della sinistra, non solo delle poltrone dei Direttori Generali, ma addirittura di quelle dei Direttori Amministrativi e Sanitari, le cui nomine per Legge sono di esclusiva competenza del Direttore Generale. A tutto questo il Presidente non ha risposto, se non con principi filosofici del tutto distanti dalla realtà che invece vede la politica farla da padrone in una gestione dissennata della sanità che produce debiti pagati dai cittadini pugliesi con 340 milioni di euro di tasse regionali all’anno. Per l’ennesima volta – conclude Palese – Vendola ha scambiato il Consiglio Regionale per un palco da comizio”.
"Vendola - secondo il vicecapogruppo vicario del Pdl alla regione, Massimo Cassano - non risponde alle nostre domande né alle istanze dei cittadini pugliesi che si tolgono la vita perché non c'è lavoro, che aspettano mesi se non anni per una risonanza o una tac, che pagano 340 milioni di euro di tasse regionali all'anno per coprire il deficit di Vendola nella sanità, che leggono attoniti dell'ennesima tornata di spartizione politica di poltrone dei vertici delle Asl tra i partiti del centrosinistra. Quando ci degna della sua presenza in aula e delle sue parole, - sottolinea Cassano - il Presidente Vendola parla di una Puglia che non esiste, che è lontana anni luce della realtà, ignora le contestazioni dei sindacati, della sua stessa maggioranza, dei cittadini, per continuare ad inseguire il suo sogno di una Puglia inesistente che si scontra con una realtà diametralmente opposta fatta di disoccupazione, di tasse, debiti, formazione professionale nel caos e chi più ne ha più ne metta".
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese dichiarandosi insoddisfatto dall’informativa resa oggi in Aula dal Presidente Vendola su richiesta dello stesso Palese e degli altri capigruppo dell’opposizione di centrodestra, Francesco Damone de La Puglia Prima di Tutto e Davide Bellomo de I Pugliesi.
“Come sempre – dice Palese – le parole di Vendola volano lontane mille miglia dalla realtà: egli parla di rivoluzioni, punto di rottura col passato, competenza, meritocrazia, formazione e selezione rigorosa per i vertici della sanità pugliese, mentre la realtà descritta dalla stampa, dal dimissionario Pansini, dal collega del Pd Dino Marino, dall’IDV, dai Sindacati e chi più ne ha più ne metta, racconta di lotte fratricide e spartizioni tra i partiti della sinistra, non solo delle poltrone dei Direttori Generali, ma addirittura di quelle dei Direttori Amministrativi e Sanitari, le cui nomine per Legge sono di esclusiva competenza del Direttore Generale. A tutto questo il Presidente non ha risposto, se non con principi filosofici del tutto distanti dalla realtà che invece vede la politica farla da padrone in una gestione dissennata della sanità che produce debiti pagati dai cittadini pugliesi con 340 milioni di euro di tasse regionali all’anno. Per l’ennesima volta – conclude Palese – Vendola ha scambiato il Consiglio Regionale per un palco da comizio”.
"Vendola - secondo il vicecapogruppo vicario del Pdl alla regione, Massimo Cassano - non risponde alle nostre domande né alle istanze dei cittadini pugliesi che si tolgono la vita perché non c'è lavoro, che aspettano mesi se non anni per una risonanza o una tac, che pagano 340 milioni di euro di tasse regionali all'anno per coprire il deficit di Vendola nella sanità, che leggono attoniti dell'ennesima tornata di spartizione politica di poltrone dei vertici delle Asl tra i partiti del centrosinistra. Quando ci degna della sua presenza in aula e delle sue parole, - sottolinea Cassano - il Presidente Vendola parla di una Puglia che non esiste, che è lontana anni luce della realtà, ignora le contestazioni dei sindacati, della sua stessa maggioranza, dei cittadini, per continuare ad inseguire il suo sogno di una Puglia inesistente che si scontra con una realtà diametralmente opposta fatta di disoccupazione, di tasse, debiti, formazione professionale nel caos e chi più ne ha più ne metta".
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