di Nicola Zuccaro. Sono giorni polemici quelli che si vivono a Bari nei due maggiori partiti nazionali del momento: il Popolo delle Libertà ed il Partito Democratico. Per dovizia di cronaca, si è ritenuto opportuno citare per primo il Pdl. Nei giorni scorsi una conferenza stampa convocata dall'opposizione di Centro-Destra al Comune di Bari riguardante la chiusura dei 2 lungomari si è poi scoperta dover essere rivelatrice delle crepe interne nel Pdl barese. Oggetto della polemica da parte dei consiglieri dell'opposizione era l'assenza di un coordinamento con la Murat-San Nicola, ovvero con la circoscrizione presieduta dall'alleantino del Pdl, Mario Ferrorelli. Alla domanda posta dal Giornale di Puglia se vi fosse un problema politico all'interno di quel partito ora al governo del Paese, la risposta negativa è stata secca e immediata, ma la punzecchiatura giunta anche dalla stampa lì presente provocava, come traspariva dai volti degli stessi consiglieri, provocava qualche mal di pancia. Ragion per cui il problema c'è ed è evidente, come è stato riscontrato a distanza di 24 ore nella "cocente" conferenza stampa tenutasi presso il Lungomare IX Maggio, che vedeva solo una parte del Pdl barese lì presente per esprimere le proprie posizioni sulla riqualificazione della medesima arteria del traffico cittadino. Non sono giorni facili nemmeno nel centro-sinistra che al Comune di Bari, come si sa, è maggioranza di governo. Il Partito Democratico quale soggetto politico di punta sta conoscendo delle lotte intestine provocate dalla mancata assegnazione di un assessorato che nel frattempo era stato assegnato all'Idv e precisamente al consigliere Emanuele Pasculli. Il Pd è rimasto a bocca asciutta, e la rivolta non si è fatta attendere con i classici rumori di carrozza caratterizzati non solo da questa mancata assegnazione per la quale il consigliere indicato era Emanuele Martinelli, ma anche dalla perdurante assenza di un sostituto presso un altro assessorato ritenuto strategico per lo sviluppo urbanistico: vale a dire il settore della Mobilità e dei Trasporti, precedentemente affidato all'attuale consigliere regionale del Pd, Antonio De Carne. Se Emiliano, anche in veste di presidente regionale del medesimo partito, ha vinto la battaglia, con l'approvazione del bilancio di previsione durante la recente maratona consiliare, rischia, in vista delle prossime sedute, di perdere la guerra, perchè chi mastica di pane e politica è sempre pronto a tornare alla carica. Le conseguenze di questa strategia, pur condizionate da un quadro politico nazionale sempre più incerto dopo Pontida, sono immaginabili e, pur dovendo i baresi tornare alle urne prima del 2014, si rischierà di assistere al classico tutti contro tutti senza alcuna chiarezza per il futuro politico e per l'intero sviluppo di Bari. Motivo per cui se Atene (il Popolo delle Libertà ) piange, Sparta (il Partito Democratico) non ride.