di Nicola Zuccaro. Prima con le 5 mila persone radunatesi in una piazza meneghina lo scorso 8 Maggio, poi il bagno folla nel pomeriggio di Lunedì 30 Maggio in Piazza Duomo quando ormai il distacco fra Giuliano Pisapia e Letizia Moratti era di 11 punti. Protagonista di questa doppia salita verso la Madunina è stato niente poco di meno che il governatore della Puglia Nichi Vendola. La sua presenza, dovuta anche per il secondo ruolo che ricopre, ossia quello di segretario nazionale del Sel (Sinistra, Ecologia e Libertà), è risultato determinate per il successo del noto penalista. Una vittoria caratterizzata da quel cordone ombelicale delle primarie che ha visto Pisapia cimentarsi come Vendola contro le forche caudine del Partito Democratico. Una vittoria ottenuta in quella città, Milano, ritenuta a tutt'oggi la più pugliese del Nord. Applicando, per una volta, la ragion veduta e mettendo da parte i torti che quotidianamente si riconoscono al
governatore della Puglia in merito alle discutibili scelte governative per il Tacco d'Italia, bisogna riconoscere a Vendola i meriti senza partigianerie di sorta.
governatore della Puglia in merito alle discutibili scelte governative per il Tacco d'Italia, bisogna riconoscere a Vendola i meriti senza partigianerie di sorta.