Sarah: dopo il rifiuto del Riesame si paventa un ricorso in Cassazione

TARANTO. Il Tribunale del Riesame ha deciso che Cosima Serrano e Sabrina Misseri resteranno in carcere per concorso in omicidio e occultamento di cadavere ai danni della piccola Sarah Scazzi. (leggi anche: Ricorso Procura, udienza rinviata al 7 luglio)
Nella documentazione fornita dall'accusa comparivano intercettazioni ambientali e due fondamentali testimonianze: quella del fioraio di Avetrana Giovanni Buccoliero e quella di un padre di una compagna di classe di Sarah Scazzi, Donato Massari.
Il primo aveva dichiarato di aver visto Cosima Serrano che obbligava la nipote a salire al bordo della sua auto il giorno della scomparsa; il secondo ha spiegato che il medesimo pomeriggio aveva visto transitare l'auto della donna contrastando Cosima la quale aveva sostenuto di non essersi mossa tra le 13.30 e le 15.30.
L'analisi delle prova a disposizione è avvenuto, come disposto dal Gip Rosati nell'ordinanza di custodia cautelare, considerando che "tutte le dichiarazioni o sommarie informazioni raccolte nel procedimento devono essere valutate con particolare diffidenza e sospetto" in quanto la visibilità mediatica "ha inevitabilmente alterato, condizionato e suggestionato i ricordi delle persone".
Lo stesso fioraio di Avetrana, per esempio, dopo aver rilasciato la sua testimonianza ha ritrattato la sua versione affermando che si trattava di un sogno. Per avvallare o confutare tale elemento i pm hanno previsto per il 27 giugno a Duisburg (Germania) l'interrogatorio di Vanessa Cerra, l'ex commessa che prestava servizio presso Giovanni Buccoliero il quale aveva confidato alla sua collaboratrice quanto aveva visto.
Dal canto suo il collegio difensivo di Sabrina Misseri, per voce dell'avvocato Nicola Marseglia, si è pronunciato in merito al'udienza: "Abbiamo illustrato la nostra memoria. Ovviamente sono due posizioni completamente antitetiche, non c'è un punto d'incontro salvo su alcuni particolari oggettivi che possono essere condivisi. C'è una distanza quasi su tutto soprattutto sui moventi, sulla ricostruzione oraria e su alcuni elementi di contorno che hanno formato oggetto di investigazioni i cui esiti sono stati depositati ieri dai pubblici ministeri. Questi nuovi elementi non pregiudicano assolutamente la posizione di Sabrina: sono dati in parte conosciuti e comunque non decisivi o non negativi per la mia assistita". L'avvocato Luigi Rella invece, rappresentante legale della matriarca di Cosima Serrano, ha dichiarato: "Le intercettazioni in carcere sono di una lettura chiara: Cosima parla con il marito perchè vuole sapere la verità, non suggerisce niente. Sono colloqui tra marito e moglie: quest'ultima cerca di capire cosa è successo. Lo abbiamo evidenziato, come abbiamo evidenziato tanti altri aspetti, per esempio la ricerca dei campi magnetici che abbiamo demolito con una perizia che ha chiarito come quella ricostruzione è incompatibile con le regole tecniche".
Entrambi i legali hanno fatto sapere che faranno presto ricorso in Cassazione.