BRINDISI. Il consigliere regionale del Pdl, Piero Iurlaro, ha scritto una lettera aperta sull'ipotesi di chiusura dei centri trasfusionali degli ospedali di Ostuni e Francavilla Fontana. Di seguito il testo della lettera.
“Ho appreso dagli organi di informazione la scelta, discutibile, di privare gli ospedali di Francavilla Fontana e Ostuni dei loro centri trasfusionali. Senza voler entrare in contrasto con decisioni prese in maniera evidentemente sofferta eppure inevitabile, a causa della crisi che attraversa l’intero sistema sanitario pugliese, mi lasci esprimere il mio disappunto per l’ennesima mortificazione nei confronti del volontariato, quello vero, socialmente utile e senza compromessi. L’Avis Brindisina ha dimostrato nel corso degli anni di essere alleata dei cittadini e delle istituzioni, grazie all’eccellente lavoro profuso nella raccolta del sangue e nella sensibilizzazione verso la cultura della donazione. Chiudere i centri trasfusionali per carenza di personale infermieristico proprio alle porte della stagione estiva diventa così, anche alla luce della tempistica, un vero e proprio attentato al mondo della solidarietà e del senso civico. Chiedo quindi un Suo personale interessamento nei confronti di un problema che, anche grazie alla mediazione e all’interesse del mondo politico, quello lontano da personalismi e bandiere di circostanza, può e deve essere risolto in maniera positiva. Perché privare il territorio dei suoi eroi, e gli operatori dell’Avis lo sono, significa privare la salute brindisina dei suoi alfieri più meritevoli”.
“Ho appreso dagli organi di informazione la scelta, discutibile, di privare gli ospedali di Francavilla Fontana e Ostuni dei loro centri trasfusionali. Senza voler entrare in contrasto con decisioni prese in maniera evidentemente sofferta eppure inevitabile, a causa della crisi che attraversa l’intero sistema sanitario pugliese, mi lasci esprimere il mio disappunto per l’ennesima mortificazione nei confronti del volontariato, quello vero, socialmente utile e senza compromessi. L’Avis Brindisina ha dimostrato nel corso degli anni di essere alleata dei cittadini e delle istituzioni, grazie all’eccellente lavoro profuso nella raccolta del sangue e nella sensibilizzazione verso la cultura della donazione. Chiudere i centri trasfusionali per carenza di personale infermieristico proprio alle porte della stagione estiva diventa così, anche alla luce della tempistica, un vero e proprio attentato al mondo della solidarietà e del senso civico. Chiedo quindi un Suo personale interessamento nei confronti di un problema che, anche grazie alla mediazione e all’interesse del mondo politico, quello lontano da personalismi e bandiere di circostanza, può e deve essere risolto in maniera positiva. Perché privare il territorio dei suoi eroi, e gli operatori dell’Avis lo sono, significa privare la salute brindisina dei suoi alfieri più meritevoli”.