“TourPolitik” a Trinitapoli: intervista al consigliere Marta Patruno (Rinascita Trinitapolese)

Il neo consigliere comunale Marta Patruno
di Nicola Ricchitelli. Eletta nella lista di “Rinascita Trinitapolese” per Marta Patruno – studentessa ventitreenne di giurisprudenza - si sono aperte le porte del consiglio comunale della neo eletta amministrazione Francesco Difeo. Un percorso politico quello della Patruno che ha il suo punto di inizio circa tre anni fa con la militanza nel movimento giovanile del Pdl, la “Giovane Italia”, sulla scia di politici quali Sergio Silvestris e Nino Marmo che contribuiscono alla formazione di questa giovane talentuosa della politica. Ricevuta qualche giorno fa la delega alle politiche giovanili, l’auspicio della Patruno è di un lavoro per i giovani e con i giovani affinché: «I miei coetanei non debbano fare le valigie e andar via perché credono che qui per loro non c’è alcun futuro».

D: Un saluto da Giornale di Puglia a Marta Patruno – consigliere comunale con delega alle politiche giovanili del comune di Trinitapoli – eletta a soli 23 anni al comune di Trinitapoli con lista civica “Rinascita Trinitapolese” a sostegno del neoeletto sindaco Francesco Difeo. Passati oramai i 40 giorni, come sta vivendo questa esperienza?

R:«Ricambio i saluti e ringrazio voi per l’intervista. È un’esperienza bellissima e tutta nuova, la nuova maggioranza che ha vinto le elezioni è formata da un gruppo di persone spinte dall’amore per il proprio paese e pieno di voglia di fare. Dal primo giorno ci siamo messi all’opera per far fronte alle situazioni di emergenza in cui versava Trinitapoli. Essere consiglieri comporta un’attenzione costante alle esigenze dei cittadini e alle problematiche del paese!! Certo ci sono tante cose ancora da imparare e da fare ma tutto ciò non ci spaventa. Personalmente dal primo giorno mi sono messa a completa disposizione di tutti i cittadini per accogliere le loro istanze”».

D: Una giovane studentessa in consiglio comunale: da dove nasce e quando nasce la sua passione per la politica?

R:«Sin da piccola come ogni bambino sognavo di cambiare il mondo e di migliorarlo. Crescendo mi sono sempre più avvicinata e interessata alle situazioni politiche del mio paese, ritrovando i miei valori e i miei ideali nella politica della destra. A 19 anni ho cominciato a far parte del gruppo politico di Alleanza Nazionale, circondandomi di persone straordinarie che con me hanno condiviso questo cammino e oggi siedono a fianco a me in consiglio comunale. Purtroppo Trinitapoli offriva poco per noi ragazzi, e, piuttosto, che rimanere nell’indifferenza, abbiamo deciso di metterci in prima linea per cercare di creare qualcosa nel nostro paese. Abbiamo costituito un’associazione culturale no profit, della quale mi sono onorata di essere il presidente fino a qualche settimana fa, e realizzato sul territorio degli eventi culturali, sportivi e sociali, a volte colmando le lacune lasciate dalla amministrazioni di centrosinistra nei confronti di noi giovani. Alle ultime elezioni di maggio 2011 la voglia di cambiamento era tanta, e ho deciso di assumermi la responsabilità di stare in prima linea per provare a risolvere i problemi della mia generazione e diventarne una rappresentante. Questa mia caparbietà e il lavoro di squadra fatto in questi anni con il gruppo dei ragazzi di An oggi confluiti nel Pdl, mi ha portato, oggi, a sedere tra i banchi del consiglio comunale e ad avere realmente la possibilità di poter fare qualcosa per Trinitapoli».

D: Quali i suoi modelli di riferimento politici e che ricordi conserva di questi anni di militanza iniziati tre anni fa nel movimento giovanile del Popolo delle Libertà?

R:«Come ha ben detto, milito da ormai tre anni nella “Giovane Italia” e nel Popolo della libertà, certamente una delle persone che più ammiro è il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Un politico che ha cominciato il suo percorso a 15 anni, eletta al consiglio della provincia di Roma a soli 21 anni e a 29 eletta parlamentare, ricoprendo il ruolo di vicepresidente della camera; la più giovane donna che abbia ricevuto tale compito nella storia delle Repubblica. Il mio sogno è quello di provare anche in piccolo a ripercorrere i suoi passi, una donna che da sempre ha avuto come centro di interesse le tematiche giovanili. Basti dare un’occhiata ai numerosi finanziamenti e bandi che il Ministero della Gioventù mette a disposizione dei giovani».

D: Signorina Patruno, per i 'vecchi volponi' della politica la parola giovani fa rima con la parola inesperienza. Quale la sua risposta?

R:«Ritengo che essere giovani sia un’arma a favore, da sempre rappresentano l’innovazione e il cambiamento. Il problema dei vecchi della politica è che sono tanto affezionati alle poltrone e nel momento in cui vedono un giovane scendere in campo lo tacciano di inesperienza. Spiegatemi perché in America vediamo a capo delle più importanti imprese e aziende dei leader giovanissimi! Fortunatamente la gente non è stupida, riconosce quando un giovane è competente e lo vota. Per quanto riguarda la mia esperienza posso sentirmi fortunata perché politici di grande spessore, come il vice presidente del consiglio regionale Nino Marmo e l’europarlamentare Sergio Silvestris, hanno segnato la mia formazione e continuano tuttora a farlo, insegnandomi e dandomi dei consigli sul come muovermi in questa nuova esperienza amministrativa».

D: Quali saranno i primi progetti in materia di politiche giovanili che cercherà di far venire alla luce?

R:«Sono tantissime le iniziative che si possono realizzare nell’ambito delle politiche giovanili, ad esempio la costituzione di una consulta giovanile, in modo da far avvicinare sempre di più i giovani alla politica, dando modo a tutti i ragazzi di qualsiasi colore politico di esprimere le proprie idee e di metterle a disposizione della collettività. L’apertura di uno sportello Eurodesk che informi dei bandi messi a disposizione dei giovani dall’Unione Europea. Valorizzare lo sportello informa giovani, creare zone Wi-Fi nei maggiori centri d’aggregazione per permettere quel processo di globalizzazione caratteristico dei nostri tempi. Questi sono solo alcuni esempi delle iniziative che si possono realizzare».

D: A circa un mese dalla vittoria elettorale della sua coalizione, che tipo di lavoro è stato fatto per la città e quali i primi passi mossi in attuazione del vostro programma elettorale?

R:«L’amministrazione sta lavorando tanto per Trinitapoli, in un mese stiamo provando a risolvere il problema della pulizia delle strade e, soprattutto, provare a fronteggiare l’emergenza rifiuti lamentata da tutti i cittadini durante la campagna elettorale. Abbiamo sistemato le giostre per bambini ormai distrutte presso le ville comunali, aumentato la sicurezza presso i parchi comunali e la pista ciclabile, grazie anche all’ausilio dell’associazione Volontariato Ex Carabinieri, abbiamo chiuso al traffico il viale principale di Trinitapoli, tutte le domeniche, cosicché la gente possa passeggiare tranquillamente. È in cantiere l’Estate trinitapolese che vedrà la realizzazione di 3-4 grossi eventi, ma soprattutto saranno valorizzate le attività delle associazioni locali, creando piccole manifestazioni che riempiranno di eventi i due mesi dell’estate».

D: Questione referendum: come spiega il non aver raggiunto il quorum nella sua città?

R:«La questione referendaria è stata molto politicizzata nel mio paese. La sinistra ha strumentalizzato l’iniziativa popolare volendo dimostrare che nonostante la sconfitta elettorale mantenesse un certo consenso. Nessuno può dimenticare che durante i comizi per invogliare la gente a votare e spiegare i quesiti del referendum, si è parlato di altro! La dimostrazione che la gente si è stancata di un certo modo di fare politica sta nei numeri percentualmente inferiori a quelli provinciali, regionali e nazionali».

D:“Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni”: questo è stato il suo slogan elettorale. Quale futuro sogna per Trinitapoli e per se stessa?

R:«Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni” è una citazione di Eleonoir Roosevelt, quando l’ho letta mi ha subito emozionato… Solo chi sogna può pensare di realizzare un progetto futuro e cerca di crearlo partendo proprio dalla voglia di farlo per averlo immaginato… Vorrei che Trinitapoli tornasse a sognare! È vero, è un piccolo paese, ma conserva in sé tantissime qualità che devono essere riscoperte. Trinitapoli ha un ricco patrimonio paesaggistico-naturale che deve essere valorizzato. Vorrei che i miei coetanei non debbano fare le valige e andar via perché credono che qui per loro non c’è alcun futuro. Beh, il mio sogno è realizzare tutto ciò… Voglio restare nel mio paese al fianco dei miei affetti e dei miei amici e costruirmi nel futuro una famiglia nello stesso posto in cui sono cresciuta!».

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