FOGGIA. Si presentava con nomi falsi e diversi ogni volta (Carlo, Vincenzo, Matteo, l'ultimo Stefano Apollonio di Bari) in abbinamento ad altrettanti documenti falsi per poter acquistare, accendendo prestiti personali ai danni di ignare vittime, telefoni di ingente valore presso i punti vendita del gestore di telefonia Tre. La truffa e' stata scoperta da agenti della Squadra di Polizia giudiziaria di Manfredonia, in provincia di Foggia, che hanno arrestato Giuseppe Tucci, 30 anni, di Acerra (Napoli) ma residente ad Afragola e denunciato a piede libero una donna di 25 anni, B.G., nata a Napoli ma residente ad Afragola.
LE ACCUSE - Il primo deve rispondere di truffa in concorso e ricettazione, e per uso di atto falso e sostituzione di persona. La donna collaborava con lui. I poliziotti hanno sequestrato un telefono iphone marca Apple, gia' riconsegnato al titolare ed un telefono in uso alla donna, provento di reato, riferiti alla identita' di Luca Albiero di Bussolengo (Verona), e documenti di riconoscimento falsi. Ieri mattina l'ultimo episodio: il gestore del 3Store di via Tribuna a Manfredonia ha chiesto l'intervento della polizia per una truffa che si stava consumando ad opera di una coppia di giovani.
LA TRUFFA - Il gestore da alcuni giorni era stato allertato dalla coordinatrice di area circa il fatto che i negozi pugliesi erano vittime di truffe ad opera di due persone che, esibendo documenti intestati a persone ignare, e sostituendosi ad esse, acquistavano telefonini di valore mediante finanziamenti, fornendo vari Iban di addebito delle rate del prestito.
Il gestore ha poi continuato nell'operazione con i due sospetti per non dare nell'occhio. Quando sono giunti gli agenti c'era la coppia di napoletani. Avevano il telefono appena acquistato mediante un finanziamento ottenuto con i documenti di riconoscimento di un certo Stefano Apollonio di Bari. Tucci e' stato perquisito.
Gli agenti gli hanno trovato addosso i documenti falsi (una patente di guida ed una tessera sanitaria intestata ad Apollonio), diversi bigliettini riportanti con Iban di differenti istituti bancari, numerosi fogli manoscritti formato A4 con dati anagrafici ed estremi bancari di altre ignare vittime ed alcune carte di credito, mentre nell'auto c'era una lista con tutti i punti vendita degli esercizi commerciali H3g del gestore Tre della provincia di Foggia.
La donna, nella sua borsa, aveva un cellulare marca Nokia abbinato ad una scheda sim del gestore 3 intestata ad Albiero Luca. La donna ha inscenato un pianto a dirotto, chiedendo dapprima la grazia ai poliziotti per i quattro figli che aveva a casa, poi cercando di intenerirli narrando i sacrifici affrontati per potersi recare in Puglia per attuare le truffe; infine delle levatacce alla mattina presto e dei chilometri percorsi per la loro attivita'.
LE ACCUSE - Il primo deve rispondere di truffa in concorso e ricettazione, e per uso di atto falso e sostituzione di persona. La donna collaborava con lui. I poliziotti hanno sequestrato un telefono iphone marca Apple, gia' riconsegnato al titolare ed un telefono in uso alla donna, provento di reato, riferiti alla identita' di Luca Albiero di Bussolengo (Verona), e documenti di riconoscimento falsi. Ieri mattina l'ultimo episodio: il gestore del 3Store di via Tribuna a Manfredonia ha chiesto l'intervento della polizia per una truffa che si stava consumando ad opera di una coppia di giovani.
LA TRUFFA - Il gestore da alcuni giorni era stato allertato dalla coordinatrice di area circa il fatto che i negozi pugliesi erano vittime di truffe ad opera di due persone che, esibendo documenti intestati a persone ignare, e sostituendosi ad esse, acquistavano telefonini di valore mediante finanziamenti, fornendo vari Iban di addebito delle rate del prestito.
Il gestore ha poi continuato nell'operazione con i due sospetti per non dare nell'occhio. Quando sono giunti gli agenti c'era la coppia di napoletani. Avevano il telefono appena acquistato mediante un finanziamento ottenuto con i documenti di riconoscimento di un certo Stefano Apollonio di Bari. Tucci e' stato perquisito.
Gli agenti gli hanno trovato addosso i documenti falsi (una patente di guida ed una tessera sanitaria intestata ad Apollonio), diversi bigliettini riportanti con Iban di differenti istituti bancari, numerosi fogli manoscritti formato A4 con dati anagrafici ed estremi bancari di altre ignare vittime ed alcune carte di credito, mentre nell'auto c'era una lista con tutti i punti vendita degli esercizi commerciali H3g del gestore Tre della provincia di Foggia.
La donna, nella sua borsa, aveva un cellulare marca Nokia abbinato ad una scheda sim del gestore 3 intestata ad Albiero Luca. La donna ha inscenato un pianto a dirotto, chiedendo dapprima la grazia ai poliziotti per i quattro figli che aveva a casa, poi cercando di intenerirli narrando i sacrifici affrontati per potersi recare in Puglia per attuare le truffe; infine delle levatacce alla mattina presto e dei chilometri percorsi per la loro attivita'.