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Giorgio in una foto su Facebook |
di Nicola Zuccaro. Sono da poco trascorse le 10.30 della calda mattinata di Martedì 19 Luglio 2011. Un applauso accoglieva nella Chiesa di San Carlo Borromeo al Quartiere Libertà una bara bianca. Lì con lo sguardo rivolto già da lassù nel cielo, Giorgio Gernone veniva omaggiato per l'estremo saluto fra lo strazio e la commozione di un intero rione che si stringeva intorno alla famiglia. Una partecipazione numerosa tanto da costringere la polizia urbana a chiudere l'antistante Via De Cristoforis alla circolazione.
Un dettaglio di non poco conto poichè anche gli automobilisti e le carovane di bus urbani lì di passaggio coi rispettivi passeggeri si sono uniti ad un lutto che poteva essere evitato se solo Giorgio Gernone, alla tenera età di 11 anni, avesse rinunciato a quella tragica partita di calcetto per rispondere all'invito dello zio che lo pregava di trascorrere, insieme a lui, una domenica al mare.