di Nicola Ricchitelli. Si è svolta nella serata di ieri la cerimonia di intronizzazione dei Santi Patroni – S.Ruggiero e la Vergine dello Sterpeto – presso la cattedrale di S.Maria Maggiore in occasione della festa patronale di Barletta.
L’evento segna un punto di rottura rispetto alle tradizioni del passato: infatti, questo particolare momento avveniva il giorno stesso della festa, mentre quest’anno la cerimonia di intronizzazione è avvenuta il sabato anziché qualche minuto prima della processione.
Tutto ha inizio nelle stanze del convento di S.Ruggiero – dove è conservata la cornice con il pettorale d’oro ricoperto di ex voto – seguito da un momento di preghiera con tutti i portatori. Infine l’uscita della cornice percorrendo il tragitto che va dalla Chiesa di S.Ruggiero alla cattedrale – il breve corteo percorre tutta via Cialdini, quindi via Duomo – e quindi l’arrivo nella chiesa madre di Barletta dove vi avrà luogo una breve veglia di preghiera. A questo punto l’imposizione del pastorale al busto di S.Ruggiero ed il passaggio della sacra icona bizantina dalla portantina d’oro alla cornice della festa.
Un programma religioso così impostato che non trova altresì il favore dei fedeli attanagliati in una programmazione pesante e che non permette di vivere in maniera serena la festa religiosa tanto attesa, nonché la presenza in chiesa della cornice d’oro per circa due notti – infatti la cornice verrà riportata al convento di S.Ruggiero solo domani - apre una seria discussione circa la sicurezza. È evidente che qualcuno ha dimenticato il furto della croce d’argento di S.Ruggiero, qualche anno fa rinvenuta solo qualche ora prima dello svolgimento della processione, una considerazione cui va ad affiancarsi la questione della fine di quella che per tanti è stata una tradizione. Ad oggi risulta incomprensibile questo stravolgimento del programma religioso, che aldilà di tutto rappresenta un piccolo neo di una festa che finalmente, dopo anni bui, è tornata ad essere quel fulcro di barlettanità che per anni l’evento ha rappresentato.
L’evento segna un punto di rottura rispetto alle tradizioni del passato: infatti, questo particolare momento avveniva il giorno stesso della festa, mentre quest’anno la cerimonia di intronizzazione è avvenuta il sabato anziché qualche minuto prima della processione.
Tutto ha inizio nelle stanze del convento di S.Ruggiero – dove è conservata la cornice con il pettorale d’oro ricoperto di ex voto – seguito da un momento di preghiera con tutti i portatori. Infine l’uscita della cornice percorrendo il tragitto che va dalla Chiesa di S.Ruggiero alla cattedrale – il breve corteo percorre tutta via Cialdini, quindi via Duomo – e quindi l’arrivo nella chiesa madre di Barletta dove vi avrà luogo una breve veglia di preghiera. A questo punto l’imposizione del pastorale al busto di S.Ruggiero ed il passaggio della sacra icona bizantina dalla portantina d’oro alla cornice della festa.
Un programma religioso così impostato che non trova altresì il favore dei fedeli attanagliati in una programmazione pesante e che non permette di vivere in maniera serena la festa religiosa tanto attesa, nonché la presenza in chiesa della cornice d’oro per circa due notti – infatti la cornice verrà riportata al convento di S.Ruggiero solo domani - apre una seria discussione circa la sicurezza. È evidente che qualcuno ha dimenticato il furto della croce d’argento di S.Ruggiero, qualche anno fa rinvenuta solo qualche ora prima dello svolgimento della processione, una considerazione cui va ad affiancarsi la questione della fine di quella che per tanti è stata una tradizione. Ad oggi risulta incomprensibile questo stravolgimento del programma religioso, che aldilà di tutto rappresenta un piccolo neo di una festa che finalmente, dopo anni bui, è tornata ad essere quel fulcro di barlettanità che per anni l’evento ha rappresentato.