BARI. La Procura di Bari ha chiesto il processo per 123 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa, denuncia di sinistro stradale inesistente, simulazione di reato, appropriazione indebita, falsita' ideologica e materiale. Il vasto raggiro sarebbe stato compiuto nei confronti del Fondo di garanzia vittime della strada e di alcune agenzie di assicurazioni baresi.
DENUNCIATI INCIDENTI STRADA MAI AVVENUTI - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati (tra questi avvocati, dipendenti delle agenzie assicurative e cittadini che avrebbero reso false testimonianze o che avrebbero ricoperto il ruolo di false vittime dei sinistri) avrebbero denunciato incidenti stradali mai avvenuti con l'obiettivo di ricevere indennizzi non dovuti.
DANNO DI 250MILA EURO - La presunta truffa avrebbe prodotto un danno economico all'ente pubblico di circa 250mila euro e, indirettamente, l'aumento delle polizze assicurative.
47 CAPI D'IMPUTAZIONE - Sono 47 i capi d'imputazione contestati dalla Procura. I reati sarebbero stati commessi tra il 2004 e il 2008. In alcuni casi, sarebbero stati falsati i certificati medici prodotti dai sanitari del Policlinico di Bari, oppure gli indagati avrebbero indotto in errore i medici all'oscuro di tutto.
LA RICOSTRUZIONE - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli avvocati compiacenti avrebbero presentato in Procura o nelle caserme dei carabinieri denunce di investimenti stradali o incidenti mai avvenuti, dichiarando che il responsabile del sinistro era fuggito facendo perdere le proprie tracce. Hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo il Fondo di garanzia vittime della strada e l'assicurazione che gestisce il fondo stesso.
DENUNCIATI INCIDENTI STRADA MAI AVVENUTI - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati (tra questi avvocati, dipendenti delle agenzie assicurative e cittadini che avrebbero reso false testimonianze o che avrebbero ricoperto il ruolo di false vittime dei sinistri) avrebbero denunciato incidenti stradali mai avvenuti con l'obiettivo di ricevere indennizzi non dovuti.
DANNO DI 250MILA EURO - La presunta truffa avrebbe prodotto un danno economico all'ente pubblico di circa 250mila euro e, indirettamente, l'aumento delle polizze assicurative.
47 CAPI D'IMPUTAZIONE - Sono 47 i capi d'imputazione contestati dalla Procura. I reati sarebbero stati commessi tra il 2004 e il 2008. In alcuni casi, sarebbero stati falsati i certificati medici prodotti dai sanitari del Policlinico di Bari, oppure gli indagati avrebbero indotto in errore i medici all'oscuro di tutto.
LA RICOSTRUZIONE - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli avvocati compiacenti avrebbero presentato in Procura o nelle caserme dei carabinieri denunce di investimenti stradali o incidenti mai avvenuti, dichiarando che il responsabile del sinistro era fuggito facendo perdere le proprie tracce. Hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo il Fondo di garanzia vittime della strada e l'assicurazione che gestisce il fondo stesso.