di Dany Martini
MORCIANO DI LEUCA (LE). Continuano le operazioni da parte della Guardia di Finanza di Leuca: sono stati sequestrati ieri dai militari 1.360 chilogrammi di Gpl (gas petrolio liquefatto) presso un esercizio commerciale di Morciano di Leuca.
I finanzieri, nell’ambito del servizio di controllo economico del territorio, hanno ispezionato questo negoziante di prodotti vari che deteneva ammassate oltre 100 bombole contenenti complessivamente un quantitativo di Gpl superiore al limite consentito dalla legge.
In particolare, fino a 75 kg non occorrono particolari autorizzazioni, ma superato tale limite scatta l’obbligo della denuncia del deposito di Gpl al competente comando del vigili del fuoco, che provvede al relativo controllo del locale commerciale con riguardo alle misure di sicurezza ed ai dispositivi antincendio adottati dall’esercente e solo dopo, se tutto è a norma, rilascia l’apposita certificazione che consente di detenere tale prodotto altamente pericoloso in quantitativi maggiori.
Nel caso specifico, tale certificazione non era stata rilasciata e per questo motivo i finanzieri, anche al fine di scongiurare una situazione di potenziale pericolo, hanno proceduto, d’intesa con il Magistrato di turno, al sequestro penale di 89 bombole, risultate contenere i 1.360 Kg di Gpl in eccesso. Alla fine Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per non aver segnalato all’Autorità competente la detenzione di materiale esplodente infiammabile.
MORCIANO DI LEUCA (LE). Continuano le operazioni da parte della Guardia di Finanza di Leuca: sono stati sequestrati ieri dai militari 1.360 chilogrammi di Gpl (gas petrolio liquefatto) presso un esercizio commerciale di Morciano di Leuca.
I finanzieri, nell’ambito del servizio di controllo economico del territorio, hanno ispezionato questo negoziante di prodotti vari che deteneva ammassate oltre 100 bombole contenenti complessivamente un quantitativo di Gpl superiore al limite consentito dalla legge.
In particolare, fino a 75 kg non occorrono particolari autorizzazioni, ma superato tale limite scatta l’obbligo della denuncia del deposito di Gpl al competente comando del vigili del fuoco, che provvede al relativo controllo del locale commerciale con riguardo alle misure di sicurezza ed ai dispositivi antincendio adottati dall’esercente e solo dopo, se tutto è a norma, rilascia l’apposita certificazione che consente di detenere tale prodotto altamente pericoloso in quantitativi maggiori.
Nel caso specifico, tale certificazione non era stata rilasciata e per questo motivo i finanzieri, anche al fine di scongiurare una situazione di potenziale pericolo, hanno proceduto, d’intesa con il Magistrato di turno, al sequestro penale di 89 bombole, risultate contenere i 1.360 Kg di Gpl in eccesso. Alla fine Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per non aver segnalato all’Autorità competente la detenzione di materiale esplodente infiammabile.