Dl rifiuti: Governo battuto in Aula

ROMA. Alla vigilia del voto della Camera su Papa, la Lega annuncia: si' all'arresto ma con liberta' di coscienza. Tensioni anche sul decreto rifiuti: governo battuto in Aula. Strappo del Carroccio, si va verso il ritiro del dl. Il Pd attacca: sono allo sbando. L'annuncio leghista al no al dl sui rifiuti viene dato direttamente in Aula a Montecitorio.
"In Consiglio dei ministri i membri del governo della Lega nord hanno votato contro questo decreto legge", spiega Renato Togni, "si presume che i gruppi parlamentari manterranno la stessa posizione". "Maggioranza allo sbando" esulta il Pd; "Se lo fanno davvero si vada alla crisi di governo", chiede l'Idv. La maggioranza sarebbe orientata a ritirare il decreto rifiuti della Campania, dopo l'ordinanza con cui il Consiglio di Stato ha di fatto concesso ieri il conferimento fuori Regione in attesa di pronunciarsi in dicembre con una sentenza. Durante la riunione di questo pomeriggio tra Pdl e Lega, fortemente contraria al dl e orientata a votare contro, sarebbe emersa - a quanto si e' appreso - l'intenzione intanto di rinviare a domani la discussione in Aula alla Camera.

P4 - Domani la Lega avra' come indicazione di voto il si' all'arresto di Alfonso Papa. Ma sara' lasciata liberta' di coscienza ai deputati del Carroccio. A spiegare la posizione del partito di via Bellerio e del Gruppo alla Camera e' il presidente dei deputati leghisti, Marco Reguzzoni, che cosi' argomenta: "domani nelle dichiarazioni di voto io daro' indicazione di votare a favore della richiesta di arresto ma con liberta' di coscienza". Reguzzoni, inoltre, precisa che "questa sera non c'e' nessuna riunione del gruppo". Ed e' certo che "la Lega non chiedera' il voto segreto" sul 'caso' Papa. .
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