BARI. Non si rassegna alla separazione dalla moglie e in preda alla gelosia le rende la vita impossibile, ossessionandola con l'invio di sms e telefonate in qualsiasi momento della giornata, pedinandola e aggredendola fisicamente.
Per questo motivo, ieri sera, nel quartiere Picone di Bari, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 32enne incensurato del luogo, con le accuse di atti persecutori, minacce, ingiurie e lesioni personali. La vittima, una 29enne madre di tre bambini, si e' presentata in caserma riferendo di essere stata aggredita per l'ennesima volta dall' ex marito. In particolare, l'uomo, giunto sotto casa poco prima, pur di riuscire ad entrare, aveva pensato di far suonare il campanello ai suoi bambini, che nel frattempo giocavano nel cortile. Quando la donna ha aperto la porta, si e' trovata davanti il marito che dopo averla spintonata con violenza, facendola rovinare al suolo, l'ha aggredita con calci e pugni, ricoprendola d'insulti e minacce, incurante della presenza dei piccoli. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che i comportamenti violenti, ossessivi e persecutori si ripetevano ormai dall'aprile scorso, verosimilmente dopo l'atto formale di separazione e che da allora si era reso responsabile di continui pedinamenti, aggressioni verbali e fisiche, telefonate ed invio di sms dai contenuti minatori ed offensivi, tali da generare nella vittima, che temeva seriamente per la propria incolumita', forti stati d'ansia, nonostante avesse gia' denunciato analoghi episodi. Tratto in arresto, dopo essersi presentato spontaneamente in caserma essendo attivamente ricercato, l'uomo e' stato trasferito nel carcere barese , mentre la donna, accompagnata presso il pronto soccorso del Policlinico, e' stata dimessa con una prognosi di sette giorni, dovuta alle lesioni riscontrate in diverse parti del corpo.
Per questo motivo, ieri sera, nel quartiere Picone di Bari, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 32enne incensurato del luogo, con le accuse di atti persecutori, minacce, ingiurie e lesioni personali. La vittima, una 29enne madre di tre bambini, si e' presentata in caserma riferendo di essere stata aggredita per l'ennesima volta dall' ex marito. In particolare, l'uomo, giunto sotto casa poco prima, pur di riuscire ad entrare, aveva pensato di far suonare il campanello ai suoi bambini, che nel frattempo giocavano nel cortile. Quando la donna ha aperto la porta, si e' trovata davanti il marito che dopo averla spintonata con violenza, facendola rovinare al suolo, l'ha aggredita con calci e pugni, ricoprendola d'insulti e minacce, incurante della presenza dei piccoli. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che i comportamenti violenti, ossessivi e persecutori si ripetevano ormai dall'aprile scorso, verosimilmente dopo l'atto formale di separazione e che da allora si era reso responsabile di continui pedinamenti, aggressioni verbali e fisiche, telefonate ed invio di sms dai contenuti minatori ed offensivi, tali da generare nella vittima, che temeva seriamente per la propria incolumita', forti stati d'ansia, nonostante avesse gia' denunciato analoghi episodi. Tratto in arresto, dopo essersi presentato spontaneamente in caserma essendo attivamente ricercato, l'uomo e' stato trasferito nel carcere barese , mentre la donna, accompagnata presso il pronto soccorso del Policlinico, e' stata dimessa con una prognosi di sette giorni, dovuta alle lesioni riscontrate in diverse parti del corpo.