di Michele Tedesco
ALBEROBELLO (BA). La tredicesima candelina verrà spenta proprio domani, 9 luglio, in occasione dell’ inizio della nuova edizione di “Experimenta”, “il” Festival che, ogni anno, impreziosisce il calendario degli eventi in programma nella meravigliosa cornice di Alberobello (BA). A inaugurare il capitolo “2011”, come i precedenti, sempre teso alla ricerca della contaminazione tra la musica, l’ arte e le naturali suggestioni offerte dall’ architettura di una delle perle della Valle d’ Itria, la storica band statunitense dei Tuxedomoon. Nascono nel 1977, a San Francisco e cavalcano l’ onda lunga della dissoluzione del post punk americano. Nel 1979 pubblicano quello che sarebbe diventato un classico da punk club: “No tears”. La naturale evoluzione della band, dopo un decennio trascorso in Europa, porta a un sound che trascende svariati generi e che vede nella sperimentazione supportata dalla multimedialità, il suo punto di forza. Con disinvoltura e grande maestria, i Tuxedomoon incrociano free-jazz, musica gitana, rock, psichedelia, pop e elettronica. Nel 1988, il provvisorio scioglimento della formazione, e il successivo ricongiungimento, suggellato dalla pubblicazione dell’ eccellente album: “Cabin in the sky”. Più di 30 anni di carriera e 19 dischi pubblicati, pregni di sonorità tanto d’ avanguardia da non conoscere i segni del tempo che passa. Orecchie particolarmente attente, con non molta difficoltà, ritroveranno i riflessi del loro sound in lavori di artisti come Philip Glass, Miles Davis e Tom Waits, fino ai più “giovani” Radiohead. L’ esibizione nel contesto di Experimenta, in realtà, non è una première, ma un grande ritorno in Puglia per il sestetto statunitense: correva l’ anno 1982, quando il numerosissimo pubblico del Teatro Petruzzelli di Bari accoglieva, con incontenibile entusiasmo, l’ esibizione della band venuta da San Francisco.