Governo: altolà della Lega al Cav su rimpasto e decreto rifiuti

ROMA. E' durato quasi tre ore il vertice di maggioranza ieri sera a Villa San Martino, ad Arcore. Per la Lega c'erano il leader Umberto Bossi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni, quello della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, i capigruppo alla Camera e al Senato Marco Reguzzoni e Federico Bricolo, il governatore del Piemonte Roberto Cota e la vice presidente del Senato Rosi Mauro. Presenti anche Angelino Alfano, segretario del Pdl, e Giulio Tremonti, ministro dell'Economia.

La partecipazione al vertice di Tremonti smentirebbe le voci sempre piu' insistenti che lo vorrebbero sostituito da Lorenzo Bini Smaghi, in uscita dal Comitato esecutivo della Banca centrale europea in quanto incompatibile con l'annunciata presidenza dell'italiano Mario Draghi.

Nessuna dichiarazione alla fine del vertice, nel quale il Carroccio avrebbe ribadito la propria contrarieta' al decreto rifiuti e avrebbe chiesto che sia un esponente della Lega a occupare il ruolo di ministro per le Politiche europee (poltrona vacante dalla fine del 2010, dopo le dimissioni di Andrea Ronchi), nel caso si vari il piu' volte annunciato rimpasto di governo. Il candidato indicato dalla Lega sarebbe Reguzzoni.

Nel caso fosse accolta la proposta leghista, i ministri del Carroccio salirebbero a quattro: un altro si andrebbe ad aggiungere accanto a Bossi, Maroni e Calderoli. Ipotesi che non piace all'ala del Pdl - Roberto Formigoni e Gianni Alemanno in testa - che ritengono gia' eccessivo il peso politico della Lega nella maggioranza.

Si e' appreso inoltre che la Lega non ha sciolto i dubbi su come votare domani nell'Aula della Camera sulla richiesta dell'arresto del deputato Alfonso Papa, Pdl. Bossi continua a dichiarare che potrebbe alla fine prevalere un orientamento favorevole, malgrado Berlusconi abbia proposto anche ieri sera che l'intera maggioranza voti contro l'arresto.

Altro punto controverso, quello riguardante l'identikit del sostituto di Alfano al ministero di Grazia e Giustizia. Alla Lega non piacerebbe l'ipotesi che in quel ruolo fosse promosso Renato Brunetta mentre avrebbe una predilezione per Enrico La Loggia, Pdl, presidente della Bicamerale sul federalismo fiscale. Del decreto rifiuti si riprende a discutere nella seduta della Camera che inizia oggi alle 15. La Lega, che non aveva votato il provvedimento nel Consiglio dei ministri, continua a chiedere che i trasferimenti dalla Campania abbiano come destinazione esclusiva le regioni limitrofe e che Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, venga nominato commissario straordinario.
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