Ilva: i Verdi, a Taranto situazione ambientale fuori controllo

L'Ilva in uno scatto notturno di Marcello Lombardi
TARANTO. ''A Taranto la situazione ambientale e' fuori controllo come dicono i dati dei carabinieri del nucleo operativo ecologico''. Lo ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi nella citta' ionica, il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli in riferimento all'inquinamento causato dal polo industriale tarantino.
''Rinnoviamo ancora una volta la richiesta, fatta ormai da un anno, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola di avviare un'indagine epidemiologica a Taranto. L'indagine epidemiologica - spiega il leader ecologista - e' uno strumento fondamentale per stabilire la relazione tra morti ed inquinamento e indispensabile per permettere ai cittadini di chiedere i danni a chi ha inquinato''.
''Alcuni giorni fa la Procura di Taranto ha nominato 3 epidemiologi come periti per comprendere la relazione tra mortalita' ed inquinamento. Spiace constatare - prosegue Bonelli - che debba essere l'autorita' giudiziaria a sostituirsi in attivita' che dovrebbero essere delle amministrazioni pubbliche. Taranto e' un caso nazionale ed europeo che deve essere affrontato. Si tratta di un luogo dove viene emessa il 92% della diossina italiana e il 9% di quella europea.
''Preoccupa il fatto che il prossimo 5 luglio al ministero dell'Ambiente potrebbe essere rilasciata all'Ilva di Taranto l'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) che prevede un aumento della produzione di acciaio pari a 15 milioni di tonnellate l'anno, ossia tre volte la produzione attuale - conclude Bonelli -. Chiediamo a gli amministratori pubblici, Regione, Provincia, Comune di non sottoscrivere un'Aia che sarebbe uno schiaffo ad una citta' ed ai cittadini che tanto hanno sofferto e tanto soffrono a causa dell'inquinamento''.