BARI. Condivido le preoccupazioni dell’on. Boccia sul difficile momento per le famiglie italiane e sono sicuro che la classe politica possa fare di più: attendo perciò di conoscere iniziative del Parlamento analoghe a quella che ha visto il Consiglio regionale pugliese avviare la riduzione dei propri componenti da 70 a 60, a valere dal primo momento istituzionalmente possibile, vale a dire dalla prossima legislatura”. Aggiungendo le proprie considerazioni sulla necessità di contenere le spese della politica a quelle dell’on. Francesco Boccia, che ritiene insufficiente la decisione pugliese e la definisce un “taglietto”, il presidente dell’Assemblea Onofrio Introna sottolinea il significato della modifica statutaria adottata in prima lettura a larghissima maggioranza.
“L’autoriforma avviata dal Consiglio regionale rappresenta solo il primo di una serie di interventi sui costi, che si estenderanno agli istituti di status economico dei consiglieri, realizzando consistenti economie di scala”, aggiunge il presidente Introna.
“Sfido qualsiasi osservatore a trovare un’altra amministrazione che abbia dato un esempio in tal senso prima della Puglia ed abbia conseguito un risultato analogo, coagulando sui sacrifici della politica lo stesso consenso di maggioranza e minoranza, a dimostrazione della maturità del ceto politico pugliese su una materia che il Paese avverte come una priorità indispensabile”.
“La Puglia, in solitudine, ha già imboccato la strada dell’autoriduzione e la rivendica con orgoglio. Non troviamo al momento analoga determinazione in altri organismi, che vorremo altrettanto solerti nell’offrire un contributo al problema: lo stesso ci aspetteremmo dal Parlamento nazionale e con la medesima unità d’intenti”.
Sui numeri, peraltro, conclude il presidente del Consiglio regionale pugliese, “incide l’esigenza, che va considerata, di garantire funzionalità e efficienza ad un’Assemblea legislativa che ha dignità e responsabilità di organo costituzionale”.
“Sento di poter affermare, altresì, che la Puglia non si sottrarrà agli impegni se dal Parlamento nazionale sarà adottato un progetto complessivo di riforma, capace di garantire equilibrio e coerenza tra la responsabilità dei parlamentari e dei consiglieri regionali, cancellando finalmente le opacità sui costi della politica”.
“L’autoriforma avviata dal Consiglio regionale rappresenta solo il primo di una serie di interventi sui costi, che si estenderanno agli istituti di status economico dei consiglieri, realizzando consistenti economie di scala”, aggiunge il presidente Introna.
“Sfido qualsiasi osservatore a trovare un’altra amministrazione che abbia dato un esempio in tal senso prima della Puglia ed abbia conseguito un risultato analogo, coagulando sui sacrifici della politica lo stesso consenso di maggioranza e minoranza, a dimostrazione della maturità del ceto politico pugliese su una materia che il Paese avverte come una priorità indispensabile”.
“La Puglia, in solitudine, ha già imboccato la strada dell’autoriduzione e la rivendica con orgoglio. Non troviamo al momento analoga determinazione in altri organismi, che vorremo altrettanto solerti nell’offrire un contributo al problema: lo stesso ci aspetteremmo dal Parlamento nazionale e con la medesima unità d’intenti”.
Sui numeri, peraltro, conclude il presidente del Consiglio regionale pugliese, “incide l’esigenza, che va considerata, di garantire funzionalità e efficienza ad un’Assemblea legislativa che ha dignità e responsabilità di organo costituzionale”.
“Sento di poter affermare, altresì, che la Puglia non si sottrarrà agli impegni se dal Parlamento nazionale sarà adottato un progetto complessivo di riforma, capace di garantire equilibrio e coerenza tra la responsabilità dei parlamentari e dei consiglieri regionali, cancellando finalmente le opacità sui costi della politica”.