Introna a Sgarbi: parliamo pure di eolico ma la mafia con la Puglia non c'entra

BARI. “Sgarbi venga a parlare di problemi ambientali con i pugliesi ed anche a contestare torri e pale eoliche, ma lasci stare accostamenti indebiti al malaffare mafioso”. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, rinnova l’invito rivolto nel corso della serata che ha visto il popolare critico d’arte e televisivo protagonista di un momento particolarmente caldo del festival nazionale “Il Libro Possibile”, in corso a Polignano a Mare.
“Sono sicuro che Vittorio Sgarbi vorrà aderire ad un confronto sulle scelte energetiche alternative e sulle politiche ambientaliste, ma mi auguro che l’incontro possa avvenire in un contesto più adatto ad un contraddittorio franco e aperto, rispetto agli scenari estemporanei delle dichiarazioni alle quali ci ha abituato”.
“Sgarbi ha tutto il diritto di esprimere opinioni pro o contro l’eolico e le energie alternative – aggiunge il presidente del Consiglio pugliese - ma il suo carattere vulcanico non deve portarlo ad associare le esperienze e le denunce, in qualità di sindaco di Salemi, a presunte infiltrazioni mafiose che con la Puglia non hanno niente da spartire”.
“Nell’illustrare le sue obiezioni al danno paesaggistico causato dall’eolico – spiega Introna – Sgarbi ha trasferito alla Puglia, senza distinguo, scenari di contaminazione mafiosa nel fotovoltatico siciliano, sollevando le poteste della piazza, che lo ha lungamente subissato di fischi, sempre conservando però conservando la compostezza e la civiltà che sono proprie delle comunità polignanese”.
“Rinnovo l’invito che ho rivolto a Sgarbi nell’occasione, a voler parlare contro le politiche energetiche pugliesi, liberamente e senza censure di chicchessia. Ma l’incontro si dovrà svolgere in una sede consona e con la possibilità di ribattere con argomenti di contenuto opposto, come siamo pronti a fare, perché ritengo sbagliato accostare la nostra regione a vicende di mafia e sono pronto a dimostrarlo. Resto in attesa di una risposta”. La parola è a Vittorio Sgarbi.

LA POLEMICA - Vittorio Sgarbi e' tornato a a polemizzare con la Regione Puglia per "le pale eoliche non collegate alla rete elettrica e in parte ferme, che deturpano vaste aree della Puglia" non mancando di denunciare nessi con la criminalita' organizzata.
Tutto e' avvenuto nella piazzetta San Benedetto, mentre in altre piazze della splendida cittadina del sud barese, patria di Domenico Modugno, si svolgevano le presentazioni di altri libri. ''Il peggior servizio alla Puglia che io amo - ha detto Sgarbi - e' averla crocifissa con le pale eoliche. Non perdonero' a nessuno, a destra e a sinistra, di avere sconvolto una parte della Puglia con quegli orrori che sono stupri e violenza mafiosa. Non lo posso tollerare, lo trovo inaudito, intollerabile. Se piace a voi, tenetevelo''. A questo punto sono partiti alcuni fischi e qualche contestazione.
''Se a qualcuno piacciono le pale eoliche vuol dire che gli piace la mafia - ha continuato - se la mafia lavora oggi e continua a prosperare, e' nell'affare dell'eolico, e' un dato assolutamente oggettivo''. Nonostante Magista' abbia cercato di passare a un altro argomento, la filippica e' continuata. ''Se a qualcuno piace il fotovoltaico, distrugga l'ulivo e la vite. Io lo condanno fino a che avro' voce. Sono contro il nucleare, il fotovoltaico e le pale eoliche e sono contro gli uomini di governo che danno incentivi miliardari a pale eoliche tutte ferme. Il paesaggio e' l'integrita' del paesaggio, non la sua distruzione''.
Non e' mancata la contestazione con alcuni presenti, il critico ha denunciato una contestazione organizzata, mentre il vicepresidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri ha cercato di sedare gli animi. Sgarbi ha insistito parlando " di uno scempio al paesaggio che ha costretto i contadini a sradicare uliveti e vigneti per fare posto all'eolico e al fotovoltaico".
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