ROMA. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto sulla manovra. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nella conferenza stampa sul provvedimento al ministero dell'Economia.
Nella definizione della manovra, ha sottolineato Letta, ''non ci sono e non ci sono stati ne' momenti di tensione, ne' lacerazioni nel governo. Il provvedimento e' stato approvato nella sua collegialita'''.
In una nota, annunciando di aver firmato la manovra, Napolitano ha auspicato che in Parlamento ''si svolga un confronto realmente aperto. Un confronto che, partendo dalla condivisione dell'impegno assunto in sede europea per il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014, consenta una seria discussione e libere scelte circa la impostazione e le misure idonee al raggiungimento di tale obiettivo e quindi alla riduzione del debito pubblico, insieme al rilancio della crescita economica''. La firma e' stata apposta, ha precisato il Capo dello Stato, perche' sono stati ''essenzialmente ricondotti i suoi contenuti alle norme strettamente attinenti alla manovra finanziaria ed a quelle suscettibili di incidere con effetto immediato sulla crescita economica''.
Intanto ieri si e' finalmente tenuta la prevista conferenza stampa del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per approfondire i contenuti della manovra. Il titolare di via XX Settembre ha ribadito che ''il pareggio di bilancio e' fondamentale perche' meccanicamente se si andra' al pareggio il debito scende in automatico. In tal senso sul 2011 abbiamo previsto una correzione e una manutenzione per 2 miliardi e siamo assolutamente certi che l'obiettivo nel 2011 sara' centrato a legge vigente''. Sul 2012 'la correzione e' di 6 miliardi che si aggiungera' a quanto fatto negli anni passati, mentre sul 2013 abbiamo una correzione di 28 miliardi piu' 2 miliardi dalla delega assistenziale. Sul 2014 ci saranno 25 miliardi piu' 15 miliardi della delega''.
Nella definizione della manovra, ha sottolineato Letta, ''non ci sono e non ci sono stati ne' momenti di tensione, ne' lacerazioni nel governo. Il provvedimento e' stato approvato nella sua collegialita'''.
In una nota, annunciando di aver firmato la manovra, Napolitano ha auspicato che in Parlamento ''si svolga un confronto realmente aperto. Un confronto che, partendo dalla condivisione dell'impegno assunto in sede europea per il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014, consenta una seria discussione e libere scelte circa la impostazione e le misure idonee al raggiungimento di tale obiettivo e quindi alla riduzione del debito pubblico, insieme al rilancio della crescita economica''. La firma e' stata apposta, ha precisato il Capo dello Stato, perche' sono stati ''essenzialmente ricondotti i suoi contenuti alle norme strettamente attinenti alla manovra finanziaria ed a quelle suscettibili di incidere con effetto immediato sulla crescita economica''.
Intanto ieri si e' finalmente tenuta la prevista conferenza stampa del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per approfondire i contenuti della manovra. Il titolare di via XX Settembre ha ribadito che ''il pareggio di bilancio e' fondamentale perche' meccanicamente se si andra' al pareggio il debito scende in automatico. In tal senso sul 2011 abbiamo previsto una correzione e una manutenzione per 2 miliardi e siamo assolutamente certi che l'obiettivo nel 2011 sara' centrato a legge vigente''. Sul 2012 'la correzione e' di 6 miliardi che si aggiungera' a quanto fatto negli anni passati, mentre sul 2013 abbiamo una correzione di 28 miliardi piu' 2 miliardi dalla delega assistenziale. Sul 2014 ci saranno 25 miliardi piu' 15 miliardi della delega''.
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Politica